Caso Singh, i sikh di Brescia: «Condanniamo ogni violenza e sopruso»

La comunità sikh di Brescia affida a un comunicato stampa la sua presa di posizione in merito alla vicenda che vede al centro il consigliere comunale di centrodestra Balwinder Singh, accusato di maltrattamenti nei confronti delle figlie.

«La Comunità Sikh di Brescia esprime la propria assoluta estraneità e distanza dai recenti procedimenti che hanno coinvolto il consigliere comunale Singh Balwinder. Riteniamo fondamentale sottolineare che le azioni di un singolo individuo non possono e non devono in alcun modo essere utilizzate per generalizzazioni che ledano l’immagine e la dignità di un’intera comunità religiosa e culturale che, da decenni, contribuisce con dedizione e onestà alla società italiana.

La filosofia e i principi del Sikhismo si fondano su valori inalienabili di equità, giustizia e rispetto per ogni essere umano.

La nostra fede insegna l’uguaglianza assoluta tra uomini e donne, condanna ogni forma di violenza e sopruso e promuove la protezione dei più deboli. Qualsiasi comportamento che violi questi precetti fondamentali è da noi ripudiato senza esitazione. Esprimiamo pieno sostegno alle istituzioni, alla magistratura e alle forze dell’ordine affinché la verità emerga in modo chiaro e inequivocabile e la giustizia possa seguire il suo corso naturale.

Confidiamo nel diritto e nei principi democratici dello Stato italiano e ribadiamo la nostra volontà di continuare a operare in armonia con le leggi e i valori di questa nazione che ci ha accolti. La Comunità Sikh di Brescia resta un punto di riferimento per l’integrazione, il dialogo interculturale e la promozione di una convivenza pacifica e costruttiva. La nostra storia in Italia è segnata da impegno, sacrificio e spirito di servizio, e intendiamo proseguire su questa strada con la stessa dignità e determinazione che ci contraddistingue».