Caso Singh: per ora non si dimette, il gruppo pronto ad espellerlo

Balwinder Singh non si è dimesso dalla carica di consigliere comunale. Al contrario avrebbe manifestato l’intenzione di prendere altro tempo per decidere. Il consigliere comunale di opposizione in Loggia indagato per maltrattamenti sulle figlie, «alle quali impediva di vivere all’accidentale», è sottoposto come la moglie alla misura del divieto di avvicinamento alle figlie e al braccialetto elettronico, viene però scaricato dalla lista Brescia Civica in cui è stato eletto. È che è pronto ad espellerlo.
La posizione di Brescia Civica
«In qualità di capogruppo di Brescia Civica ritengo che, «al di la dei discorsi circa la presunzione di innocenza, ed il fatto che mi auspico lui possa dimostrare di non aver commesso ciò che di gravissimo gli viene attribuito dalle sue stesse figlie, alle quali va in questo momento tutta la mia vicinanza, sono molto deluso, ma non sorpreso, del fatto che Balwinder Singh non abbia ancora assunto la decisione di rendere le dimissioni da consigliere comunale per dimostrare di essere quantomeno consapevole dell’importanza e della responsabilità derivante dal ruolo che ricopre» commenta il capogruppo Massimiliano Battagliola.
«Per quanto mi riguarda – aggiunge Battagliola – in qualità di capogruppo di Brescia Civica, posso solo dire che sono venuti meno tutti i presupposti perché il collega consigliere Singh possa proseguire la sua eventuale esperienza politica insieme a noi, e ciò ancor prima di verificare cosa preveda il regolamento e lo statuto della nostra amministrazione comunale, non avvezza a situazioni di questo genere, ritengo che laddove seguitasse a non formalizzare le proprie dimissioni e decidesse, come niente fosse, di insistere a voler ricoprire questo suo pubblico ruolo farò in modo che ciò avvenga comunque mediante la sua formale espulsione dal nostro gruppo consiliare».
L’invito alle dimissioni
Per Battagliola, avvocato penalista di professione, «la gravità dei fatti che gli vengono contestati ed il fatto che un Giudice per le indagini preliminari abbia accolto la richiesta della Pubblica Accusa di applicare una misura cautelare come quella del braccialetto elettronico a lui e alla moglie, il divieto di avvicinamento alle proprie figlie, la grave contrarietà delle condotte contestate – e sottolineo apprese solo dai giornali – ai nostri valori etici e politici, dallo stesso sottoscritti esplicitamente nella carta dei valori allegata al nostro programma elettorale, contrasta con l’impegno politico e i valori del gruppo civico. Aver appreso unicamente dai giornali e, peraltro, dopo un lasso di tempo quanto stava accadendo a lui e alla sua intera famiglia, per quanto mi riguarda, ha fatto venir meno quella base di fiducia personale che ritengo indispensabile per la prosecuzione del comune lavoro in Consiglio Comunale. Pertanto personalmente e a nome del nostro gruppo consiliare rinnovo a Balwinder Singh il nostro invito a dimettersi nel più breve tempo possibile da consigliere comunale».
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