Case popolari, la protesta a San Polo: «Inascoltati dagli enti»

Gli inquilini del condominio di via Carpaccio hanno proclamato lo stato di agitazione tramite una raccolta firme e convocato un'assemblea pubblica per il 20 settembre
Le crepe provocate dall'acqua nella struttura - © www.giornaledibrescia.it
Le crepe provocate dall'acqua nella struttura - © www.giornaledibrescia.it
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Da mesi gli inquilini del condominio popolare di via Carpaccio a San Polo denunciano i guai della struttura, dalle perdite d’acqua sui ballatoi ai cavi esposti a vista nel garage. E adesso hanno deciso di alzare la voce, preannunciando «forme di lotta» in assenza di una risposta da parte degli enti competenti, da presidi alla sospensione dei pagamenti delle spese condominiali.

Con una raccolta firme interna hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione per protestare contro le «gravi carenze manutentive dell’immobile» ma anche «le spese condominiali sempre più insostenibili», gli appartamenti «tenuti sfitti da anni», e soprattutto le «mancate risposte di Aler» alle loro richieste.

Il condominio è infatti proprietà del Comune di Brescia ma è gestito da Aler: gli appartamenti sono 24, suddivisi su tre piani, e a giugno scorso quattro risultavano sfitti. Insieme a Diritti per tutti, gli inquilini hanno fissato un’assemblea pubblica per venerdì 20 settembre alle 18 nella sala parrocchiale dell’oratorio san Luigi Gonzaga, a San Polo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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