Carpenedolo, un libro ricorda i giovani nella resistenza antifascista

Uno sguardo all’indietro, per cercare di vivere un domani migliore, riscoprendo ideali di un tempo che sembra ormai troppo lontano.
Anniversario
Tanto delicata quanto preziosa, la missione è incarnata dalla Casa del Popolo 1946 di Carpenedolo e declinata in particolare in occasione dell’80esimo anniversario della Festa della Liberazione: «La storia ci ha insegnato che l’odio genera odio. Oggi più che mai dobbiamo scegliere di fermarci, ascoltare, riflettere e comprendere. Non possiamo cambiare il passato, ma impedire che si ripeta», sostiene con forza il sodalizio guidato da Gabriella Bresciani.
Incontro
Così, per l’incontro di venerdì 25 Aprile alle 17 alla sala polivalente di palazzo Laffranchi in piazza Martiri della Libertà e allietato dalle musiche di Tamer Abdalla, è in programma la presentazione del libro «Ribelli per la libertà: giovani carpenedolesi nella Resistenza antifascista».
Curato dalla professoressa Federica Barone, Livio Melgari dello Spi Cigl Lombardia e Jacopo Pastori, il lavoro contiene esempi di concittadini impegnati a risollevare la comunità durante la guerra, sfidando il Regime e mettendo a repentaglio anche la propria vita, inondati dall’amore per la libertà e democrazia.
Personaggio
E, rimasto forse a lungo «nascosto», tra le pagine viene rispolverato il personaggio di Girolamo Ravera, ovvero colui che, definito «un uomo per bene» da chi ha spulciato tra gli archivi dell’Università Cattolica di Brescia e ha ottenuto testimonianze dirette dalla nipote Giacomina, è stato il primo sindaco dopo la dittatura di Mussolini.
In effetti, durante il suo mandato (1946-1951) «non smise mai – si legge – d’instaurare una faticosa riappacificazione con chi nel Ventennio si era adeguato al Fascismo o ne era stato complice». E, sulla falsa riga, tanti altri in paese formarono uno spaccato di società di cui si sono purtroppo perse quasi del tutto le tracce.
Missione
Spinti allora a tramandarne un lascito, i componenti della Casa del popolo hanno ottenuto un contributo dall’Amministrazione comunale affinché il piccolo volume patrocinato dall’Anpi e dalle Fiamme Verdi Brescia sia distribuito gratuitamente ai ragazzi della scuola secondaria di Carpenedolo.
Un primo mattoncino, questo, di un ampio progetto, teso ad evitare che certi nomi – come Carlo Lodetti, Domenico Ceresara e Emilio Gerevini – rimangano legati solo ad una via o una piazza. «È importante ricordare il prezzo della libertà: quanto compiuto ci ispiri e ci guidi sempre», commenta il sindaco di Carpenedolo Luca Franzoni.
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