Carcere di Verziano: lezioni di gelateria per otto detenute

Francesca Marmaglio
Le partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione che può rappresentare una possibilità lavorativa una volta scontata la propria pena
La formatrice Pinasco con delle detenute al termine del corso - © www.giornaledibrescia.it
La formatrice Pinasco con delle detenute al termine del corso - © www.giornaledibrescia.it
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Sul tavolo in una delle stanze diventate laboratori della sezione femminile del carcere di Verziano, ci sono 23 vaschette di gelato. Intorno, con i sorrisi orgogliosi di chi ha portato a termine un compito lavorando sodo, otto detenute. Sono le partecipanti al corso di gelateria che si inserisce nel progetto «Si sostiene», appoggiato da Soroptimist International Italia, un service completamente composto da donne professioniste di vari settori lavorativi.

A Brescia il club è molto attivo e quest’anno propone, con la collaborazione dell’azienda bolognese Fabbri 1905, il corso di gelateria nelle sezioni femminili del carcere Verziano.

Il progetto

«Entrare in carcere per fare questi corsi è complicato - racconta Rosa Pinasco, formatrice, titolare di una gelateria a Genova e collaboratrice dell’azienda Fabbri -, ma molto bello. Qua ho trovato una situazione perfetta: la struttura ha selezionato partecipanti predisposte all’attività. Il lavoro preziosissimo che fa la struttura carceraria è fondamentale e molto raro».

Un corso con Rosa Pinasco può arrivare anche a costare 3mila euro: «Il messaggio che vogliamo dare - dice Paola Pizzaferri, direttrice nazionale di Soroptimist - è che queste donne debbano avere una seconda possibilità dopo aver scontato la propria pena. E per essere libere, quando usciranno, dovranno trovare un lavoro. Con questi corsi cerchiamo di offrire loro opportunità formative spendibili fuori dal carcere».

Dopo il carcere

Le otto detenute, al termine del corso intensivo durato tre giorni (dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17) hanno ricevuto un attestato di partecipazione: «È spendibile in qualsiasi laboratorio di gelateria - spiega Pinasco -. Sono tutte in grado di fare il gelato, sanno usare una ricetta, usare la macchina e fare la manutenzione. Conoscono le normative sull’igiene e l’uso delle materie prime. È un corso davvero professionalizzante».

Presente alla consegna dei diplomi, oltre ad una rappresentanza di Soroptimist, anche la direttrice delle due carceri bresciane, Canton Mombello e Verziano, Francesca Paola Lucrezi: «Questi corsi sono molto importanti per la popolazione carceraria - dice la direttrice - che può apprendere non solo un lavoro, ma anche delle soft skills da utilizzare in qualsiasi ambito. Stiamo lavorando per firmare qualche accordo con delle gelaterie del territorio per far sì che, una volta fuori, qualcuna possa essere inserita nel mondo del lavoro. Nei prossimi mesi organizzeremo anche delle attività invitando la cittadinanza a partecipare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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