25 anni fa moriva Massimo Urbano: la commemorazione del carabiniere

Si è svolta stamattina a Chiari la commemorazione per i 25 anni dalla scomparsa del carabiniere scelto Massimo Urbano – Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria – in servizio al Radiomobile della Compagnia CC di Chiari, e morto il 7 marzo 2000 durante l’inseguimento di due autovetture rubate, conclusosi con uno scontro mortale. Nell’incidente si videro coinvolte una delle due auto in fuga e l’auto condotta dal Carabiniere appena 28enne.
La celebrazione
Alla celebrazione c’erano i famigliari del Carabiniere, i rappresentanti dell’Amministrazione provinciale di Brescia e comunale di Chiari e Urago d’Oglio, oltre a diversi sindaci dei comuni limitrofi, i delegati delle varie sezioni combattentistiche e d’armi del territorio ed una nutrita rappresentanza degli alunni della scuola media statale Toscanini di Chiari che, intervenendo nella commemorazione, hanno voluto mettere in risalto la figura del militare quale esempio di abnegazione al servizio.
Durante la funzione è intervenuto il comandante della Legione Carabinieri Lombardia, generale Giuseppe De Riggi, il quale, rivolgendosi ai giovani presenti, ha messo in evidenza come il ricordo di un servitore delle istituzioni possa indirizzare la vita di tutti i cittadini. A conclusione delle cerimonia ha poi preso la parola il prefetto Andrea Polichetti che, prima della deposizione di una corona di alloro presso il cippo commemorativo collocato in viale Bonatelli, ha voluto ringraziare l’Arma per il quotidiano impegno al servizio della comunità di cui, nel suo estremo sacrificio, è vivido esempio il carabiniere scelto Massimo Urbano.
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