Cantiere al lago Bianco, la Regione: «Verificheremo la situazione»
Regione Lombardia annuncia che monitorerà il cantiere al lago Bianco per verificare «situazioni che abbiano comportato alterazioni o compromissioni del patrimonio naturalistico». La stringata comunicazione (95 secondi) è arrivata stamattina durante il Consiglio regionale, tramite le risposte del consigliere Mauro Piazza (Lega) alle domande di Miriam Cominelli (Partito Democratico), che ha portato il tema in aula durante il question time.
«Regione Lombardia tramite la collaborazione di Arpa e Ersaf - ha detto Piazza - intende monitorare l’iter svolgendo azioni di sollecito nei confronti degli enti del sistema regionale» per controllare la situazione al Passo Gavia. Piazza ha anche ricordato che a ottobre il Parco nazionale dello Stelvio - all’interno del quale si trova il lago Bianco - aveva disposto la sospensione precauzionale dei lavori che hanno provocato uno scarico nella zona limitrofa al lago. Del provvedimento del Parco si era saputo soltanto un mese dopo l’effettiva chiusura del cantiere per via del meteo. E dello scarico cui veniva fatto riferimento gli attivisti avevano parlato già settimane prima, chiedendo alle autorità di intervenire.
A novembre Cominelli, insieme all’ex sindaco di Brescia e consigliere regionale Emilio Del Bono, aveva presentato un’interrogazione per chiedere quale fosse la posizione del Pirellone rispetto al contestato progetto di riqualificazione dell’impianto di innevamento artificiale di Santa Caterina di Valfurva, in provincia di Sondrio, che prevede un prelievo di acque dal lago Bianco, al Passo Gavia. Prima di Cominelli, c’era stata anche un’altra interrogazione, firmata da Paola Pollini (Movimento 5 Stelle). Le due richieste hanno ottenuto risposte scritte molto simili a metà gennaio, che non hanno soddisfatto le consigliere. Ecco dunque la volontà di portare il tema direttamente davanti al resto del Consiglio regionale.
«Siamo soddisfatti che Regione, anche se forse non troppo convintamente, abbia recepito il grave rischio ambientale di utilizzare il Lago Bianco per un impianto di innevamento artificiale - ha detto Cominelli -. Come PD vigileremo sulla decisione finale della Giunta rispetto ai lavori oggi sospesi dall’Ersaf». Ricordando la preziosa area naturalistica che circonda il lago, ultima porzione di tundra artica delle Alpi italiane, Cominelli ha sottolineato la necessità di tutelarla e proteggerla e «non certo distrutta da opere di captazione idrica del bacino del Lago Bianco per l’innevamento artificiale della Santa Caterina Impianti, progetto risalente agli anni Novanta e oggi certamente non più sostenibile». La consigliera ha sottolineato poi l’importante ruolo svolto dai cittadini e dagli attivisti, a cominciare dal comitato Salviamo il Lago Bianco, ma anche Mountain Wildness Italia Onlus e il Cai Lombardia, che nei mesi scorsi hanno firmato insieme due diffide per chiedere di fermare i lavori.
«Il cantiere al lago Bianco è fermo da ottobre e lo sapevamo tutti» commenta Matteo Lanciani, attivista bresciano del comitato Salviamo il Lago Bianco, che stamattina ha assistito al question time direttamente al Pirellone. «Che Regione vigilerà non è una risposta: da ottobre, dalla prima risposta di Claretti (il direttore del Parco nazionale dello Stelvio, ndr), continua a tergiversare senza dare risposte vere alle richieste che vengono fatte. Liquidare un’interrogazione di questo tipo in 90 secondi è incommentabile».
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