Canne fumarie e incendi: differenze tra vecchie e nuove costruzioni

Le indicazioni di Davide Diotti, coordinatore generale dell’Ente sistema edilizia Brescia
Lo sprinkler ( "spruzzatore" in inglese) è un sistema automatico di estinzione a goccia
Lo sprinkler ( "spruzzatore" in inglese) è un sistema automatico di estinzione a goccia
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Negli ultimi anni, l’attenzione al rischio di incendio è cresciuta, in parte anche a causa di tragici eventi che hanno messo in evidenza lacune nella progettazione e nella manutenzione degli edifici.

«Gli edifici pubblici e privati - spiega Davide Diotti, coordinatore generale dell’Ente sistema edilizia Brescia - sono soggetti a regolamenti differenti a seconda della loro destinazione d’uso. La classificazione consente una valutazione del livello di rischio e determina le procedure di autorizzazione da parte dei Vigili del fuoco».

In generale - prosegue il coordinatore di Eseb - «come misure preventive previste troviamo l’installazione di sistemi di rilevazione e allarme, l’installazione di impianti di spegnimento automatico come gli sprinkler, l’utilizzo di materiali ignifughi e la presenza di vie di esodo adeguatamente segnalate e illuminate. Gli edifici devono inoltre essere dotati di porte tagliafuoco e compartimentazioni per limitare la propagazione delle fiamme. Una corretta progettazione antincendio richiede la collaborazione tra diverse figure professionali, tra cui ingegneri, architetti e responsabili della sicurezza». Un aspetto cruciale, sottolineato anche dai Vigili del fuoco, è la manutenzione periodica degli impianti, «oltre ovviamente - specifica Diotti - alla manutenzione dei dispositivi di sicurezza elencati in precedenza».

Negli edifici privati in particolare, «con il ritorno della stagione fredda si ha anche il ritorno degli incendi innescati dalle canne fumarie. Bisogna subito sottolineare come gli incendi coinvolgano sia le canne fumarie storiche sia quelle moderne. Conoscere le normative per la progettazione ed il relativo dimensionamento significa conoscerne le differenti possibilità di installazione, gli obblighi dello scarico, la tipologia di impianto esistente e la tipologia di fabbricato in cui verrà inserita. Le disposizioni normative prevedono innanzitutto delle differenziazioni in funzione del tipo di combustibile, oltre al fatto che i prodotti della combustione degli impianti termici installati ex novo in tutte le tipologie di immobili debbano essere scaricate a tetto».

Per Diotti è poi necessario sottolineare il fatto che le canne fumarie di nuova realizzazione devono possedere la dichiarazione di conformità. «Tornando agli incendi, le ragioni scatenanti sono sostanzialmente due: l’incendio della fuliggine all’interno della canna fumaria e l’incendio esterno causato da un’inadeguatezza tecnica soprattutto presente nelle costruzioni di recente realizzazione». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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