Il camion da 210mila euro per i vigili del fuoco di Breno

Giuliana Mossoni
Frutto della generosità di tante persone ed enti che hanno raccolto i fondi negli ultimi quattro anni
Foto di gruppo durante l'inaugurazione del mezzo - © www.giornaledibrescia.it
Foto di gruppo durante l'inaugurazione del mezzo - © www.giornaledibrescia.it
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Un «super» camion dei vigili del fuoco, nuovo fiammante, attrezzato fino ai denti e di ultima generazione: è in dotazione da ieri ai pompieri di Breno. Costato 210mila euro, è frutto della solidarietà di tante persone ed enti, che in quattro anni hanno raccolto fondi per l’associazione Pompier de Brè, che lo ha donato al comando provinciale. Ieri la cerimonia di donazione, con la consegna delle targhe, la scopertura del mezzo e la benedizione alla presenza di autorità e cittadini.

Le caratteristiche

Si tratta di un’Aps, autobotte pompa serbatoio, capace di contenere 2.200 litri d’acqua (la vecchia ne aveva 1.900), più 150 di schiuma, con tre telecamere, sistema anti ribaltamento, cambio automatico e la più moderna tecnologia oggi disponibile. Il progetto è stato lanciato quattro anni fa, di rientro da un servizio serale, e da allora tutti si sono dati da fare. Il primo passo lo ha compiuto la Comunità montana, che ha dato metà della somma, e a seguire 40mila euro sono arrivati dalla Regione, 30mila dal Rotary, in occasione del 65esimo compleanno del club camuno, 11mila dal Comune e il resto da associazioni, commercianti e imprenditori camuni.

La dedica

Dopo i discorsi delle autorità – il questore Eugenio Spina, l’onorevole Simona Bordonali, il sindaco Alessandro Panteghini, il consigliere regionale Diego Invernici, il delegato della Comunità montana Mario Chiappini e il past president Rotary Daniele Forloni – è toccato al comandante provinciale Luigi Giudice consegnare al capo distaccamento di Breno, Massimiliano Ducoli, le targhe, un camion che, ha detto Giudice, «si inserisce nel parco mezzi del comando di Brescia per la difesa e la preservazione del territorio di Breno e del suo comprensorio».

Ducoli ha parlato di un «sogno che si realizza», dedicandolo a due vigili che oggi non ci sono più: Sandro Farisoglio, il primo a volere la caserma, e Giacomo Botticchio, capo distaccamento per vent’anni. A ricordarli ci sono i loro nomi: Sandro, che era autista, sulla portiera anteriore sinistra, e Giacomo sul lato destro, dove siede il capo. «In questo modo – ha concluso Ducoli – loro saranno sempre con noi». A seguire lo svelamento del camion, prima avvolto nel tricolore, sollevato con l’autoscala sulle note dell’Inno d’Italia. L’augurio di tutti è «di dover usare il nuovo mezzo il meno possibile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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