CronacaBassa

Cade dal tetto e muore: è la prima vittima sul lavoro del 2025

Carmelo Longhitano, 51 anni di Roccafranca, stava lavorando in una carrozzeria a Trescore Cremasco
Il capannone teatro della tragedia e nel tondo la vittima, Carmelo Longhitano © www.giornaledibrescia.it
Il capannone teatro della tragedia e nel tondo la vittima, Carmelo Longhitano © www.giornaledibrescia.it
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Come ogni mattina era uscito presto per andare al lavoro insieme alla sua squadra. Una trasferta non particolarmente impegnativa, a soltanto mezz’ora di strada da casa. Ma quella di ieri per Carmelo Longhitano, imprenditore edile di Roccafranca, è stata anche l’ultima. Il 51enne, originario di Bronte (Sicilia), non è più rincasato perché il pannello del tetto, che avrebbe dovuto riparare, ha ceduto improvvisamente sotto i suoi piedi. L’uomo, nonostante un volo di circa cinque metri, non è morto sul colpo. In un primo momento avrebbe addirittura cercato di rassicurare gli altri operai, ma le ferite riportate nella caduta non gli hanno lasciato scampo.

Una morte, la prima sul lavoro nel Bresciano in questo 2025 appena iniziato, che ha lasciato nel dolore la famiglia dell’artigiano, accorsa sul luogo della tragedia in un secondo momento, e la comunità del paese della Bassa, dove Longhitano viveva ormai da 20 anni.

La dinamica

Stando alle prime ricostruzioni dell’incidente, l’imprenditore, titolare della Edil Cm di Roccafranca, era salito da poco sul tetto del capannone della carrozzeria Nichetti e Pertusi, situata in viale Risorgimento, lungo la provinciale Melotta. Insieme agli operai aveva già posizionato le ringhiere di sicurezza per delimitare il perimetro del tetto su cui poi dovevano intervenire. Una procedura standard, proprio a tutela dell’incolumità dei lavoratori, in modo da evitare una caduta. Completata la prima fase del lavoro, Longhitano aveva deciso di effettuare una verifica delle condizioni della copertura. Era da poco passata l’ora di pranzo, quando uno dei pannelli di coibentazione, legato agli altri, ha ceduto. L’imprenditore è finito di sotto, all’interno del capannone: dopo essersi rialzato per pochi istanti, si è accasciato privo di sensi.

I colleghi, comprensibilmente sotto shock, hanno lanciato immediatamente l’allarme e, viste le disperate condizioni del 51enne, il medico del 118 intervenuto sul posto ha richiesto anche il supporto dell’eliambulanza, che poi è stata fatta rientrare. Purtroppo i tentativi di rianimarlo non sono serviti a nulla. Una scena drammatica che si è consumata davanti agli altri operai, ai titolari e ai dipendenti della carrozzeria.

Del caso si stanno occupando gli ispettori del lavoro dell’Agenzia tutela della salute, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri di Romanengo.

La vittima

Longhitano si era trasferito da Chiari a Roccafranca nel 2005 con la famiglia: con la moglie Tiziana Biuso – i due si erano sposati nel 1996 a Bronte – e la primogenita Giusy, 24 anni. Nel 2009 è nato il secondo figlio Matteo.

«Come Amministrazione comunale ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore – queste le parole del sindaco di Roccafranca, Marco Franzelli –. Una tragedia che ha colpito l’intera comunità, per la morte prematura di un marito, di un padre che amava la sua famiglia, di un lavoratore dedito al suo lavoro. Non li conosco bene, ma erano sempre presenti alle iniziative del paese, dimostrando attaccamento alla comunità. Aveva la passione della moto e con la moglie so che andavano spesso a fare delle belle gite. Saranno gli inquirenti ad approfondire il caso, ma bisogna investire nella sicurezza sul lavoro».

I funerali

I funerali avranno luogo sabato 11 alle 15 nella chiesa parrocchiale di Roccafranca, partendo alle 14.45 dalla Casa del commiato Mombelli di Chiari in via Rudiano 29/a. La veglia sarà domani, venerdì, alle 18.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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