Caccia, il Tar non sospende la delibera regionale sui richiami vivi

La Redazione Web
I giudici hanno rigettato l’istanza cautelare del ricorso presentato dal gruppo animalista «Stop Animal Crimes Italia Aps» contro la decisione della Lombardia
Richiami vivi, il Tar salva la delibera
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Il Tar ha respinto la richiesta di sospensione della delibera della Giunta regionale sui richiami vivi. Nell’ordinanza firmata dai giudici amministrativi si legge che «le questioni sollevate nella presente controversia, compresa quella sulla legittimazione e sull’interesse ad agire della ricorrente, richiedono un approfondimento in sede di merito e manca allo stato il requisito del periculum in mora (danno causato dal ritardo, ndr). Per questo l’istanza cautelare è stata rigettata, con la compensazione delle spese.

Il caso

Il ricorso sull’utilizzo dei richiami vivi (gli uccelli usati dai cacciatori) è stato presentato dall’associazione animalista «Stop Animal Crimes Italia» contro Regione Lombardia, alla quale si sono uniti l’Associazione cacciatori lombardi, l’Anuu (Associazione dei migratoristi italiani per la conservazione dell’ambiente naturale), l’Amov (Associazione manifestazioni ornitologiche venatorie) e Federcaccia Lombardia. Gli animalisti avevano richiesto l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera della Giunta regionale del 27 gennaio, numero XII/3831 relativa alle tecniche e modalità di rilascio e di apposizione dei contrassegni inamovibili (i famosi anelli) dei richiami vivi per la caccia da appostamento. 

I commenti

«Il respingimento dell'istanza è un primo passo positivo che conferma la legittimità della delibera regionale e delle scelte fatte in ottica di trasparenza e controllo – sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Carlo Bravo –. Ora possiamo finalmente procedere con i decreti attuativi necessari e con la gara di appalto per la fornitura dei nuovi contrassegni, un passo fondamentale per garantire una gestione più efficace e responsabile della materia».

«È una prima vittoria che consente a Regione Lombardia di procedere con l’acquisto e la distribuzione ai cacciatori delle fascette in alluminio da apporre al tarso degli uccellini – gli fa eco il collega della Lega Floriano Massardi -. Alla luce di questa ordinanza la delibera regionale resta quindi in vigore, la Regione è autorizzata a proseguire il percorso dell’iter attuativo della legge ai sensi della delibera approvata nel gennaio scorso che, appunto, attua la legge e consente l’acquisto e la distribuzione dei nuovi anellini ai cacciatori.

Ringrazio le associazioni venatorie e ornitologiche intervenute per supportare la Regione Lombardia nel tentativo di risolvere questa annosa questione. Come Lega continueremo sulla strada del benessere animale, sicuri anche del sostegno dei cacciatori, veri conoscitori del tema».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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