Cronaca

Caccia, in settimana attese le decisioni su anellini e valichi alpini

Si è svolta ieri l’assemblea provinciale delle 250 sezioni sui nodi da sciogliere ai tavoli di Regione e Tar
Il tavolo dei relatori durante l'assemblea - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Il tavolo dei relatori durante l'assemblea - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Si è svolta ieri l’assemblea provinciale dei presidenti delle sezioni comunali di Federcaccia a Il Forchettone di San Zeno Naviglio.

Con la presenza del presidente nazionale Buconi, del vice Cavallari e del presidente regionale Marco Bruni e di un centinaio di presidenti delle sezioni comunali, il presidente provinciale Lanzini, alla sua prima relazione, da provinciale, ha messo in evidenza le questioni affrontate nel 2024. Un’analisi serena che ha messo in risalto il grande impegno delle dirigenze del sodalizio, per continuare a consentire un esercizio venatorio corretto e compatibile coi tempi.

Sono state quindi analizzate le questioni sui tavoli regionali e nazionali dalle mancate modifiche alla legge 157/92 sino alle questioni regionali della corretta individuazione dei valichi e della sostituzione degli anellini ai richiami vivi.

I giudizi

Il nodo delle vicende giudiziarie è stato particolarmente seguito: martedì 8 aprile e il 9 aprile sono state fissate al Tar le udienze per il primo ricorso sulla delibera sugli anellini dei richiami e per il ricorso sui valichi alpini. Nella prima decade di maggio, forse già il 6, dovrebbe svolgersi l’udienza per una ulteriore impugnativa della delibera sui richiami d’allevamento e feriti.

«Contro la delibera sull’allevamento dei richiami il primo ricorso è stato presentato da Stop Animal Crimes Italia. È stata attaccata la delibera della Giunta Regionale. È stata chiesta anche la sospensiva. La delibera necessita di decreti attuativi. Ci sono anche dei cacciatori che storcono il naso di fronte all’obbligo di togliere gli anellini per sostituirli con le fascette con bugna, se distribuite. Ma molti non sono in grado di distinguere se l’anellino sia in alluminio, duralluminio o acciaio. La Stop Animal Crimes Italia concentra il ricorso sulla violazione della Direttiva Uccelli, ma la delibera riguarda richiami nati ed allevati in cattività, salvo che per la parte dei ferimenti. Gli animalisti contestano la possibilità di inanellare gli esemplari feriti: secondo loro i cacciatori ricorrerebbero a ferimenti volontari per procurarsi i richiami. Ma il ferimento in attività di caccia può avvenire solo con l’uso dei fucili» ha continuato Bruni.

«Il secondo ricorso di Lac e altre sigle, è più approfondito. Spiega la differenza tra anelli chiusi in duralluminio e acciaio oppure fascette. Se il Tar dovesse sospendere la delibera tutto si bloccherà, salvo sospensioni parziali, fino a sentenza. Se non sospendesse la delibera, dovremo attendere i decreti attuativi e i ricorsi».

I valichi

Sui valichi mercoledì si terrà l’udienza: «Ispra ha affermato di non conoscere le rotte di migrazione in Lombardia e individua 475 valichi lombardi interessati dalle rotte di migrazione. Il commissario sulla materia però ne ha citati solo 34 da chiudere: 19 con effetto immediato e 15 tra 2 anni se non si dimostrerà il contrario. Si vedrà cosa farà il Tar. Potrebbe anche nominare un nuovo commissario» ha detto Bruni.

Altro nodo irrisolto è quello dei calendari: «Quest’anno per l’apertura potremmo avere una sentenza e non un’ordinanza. La Regione infatti dovrebbe pubblicare il calendario entro il 15 giugno e i ricorsi allora dovranno essere presentati entro il 15 luglio. Intanto il parere di Ispra resta lo stesso del 2024 che fu appunto cassato dal Tar».

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