Bus, lo sciopero ha coinvolto il 50% degli autisti di linea

Lunedì nero sulle strade mentre Brescia Trasporti prepara un’intesa coi sindacati
Uno sciopero degli autisti di Brescia Trasporti (foto d'archivio)
Uno sciopero degli autisti di Brescia Trasporti (foto d'archivio)
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È uno sciopero arrivato come un fulmine a ciel sereno, capace di dipingere di nero un lunedì difficile sul fronte dei trasporti. Perché proprio mentre sindacati e vertici di Brescia Trasporti sono in procinto di siglare un accordo importante volto a migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti, le organizzazioni di base hanno proclamato una nuova mobilitazione nazionale che ha parzialmente paralizzato il settore anche in provincia.

Secondo i dati diffusi dai sindacati ieri ad incrociare le braccia è stato oltre il 50% degli autisti sia del gruppo Brescia Trasporti (che serve la città e Desenzano) che di Arriva (che si occupa del trasporto extraurbano su gomma).

Modifiche e cancellazioni alle corse, ritardi più rilevanti e frequenti, disagi diffusi si sono registrati tra gli utenti bresciani – anche se sono state garantite le consuete fasce orarie. Così il nuovo sciopero indetto dai sindacati di base Cobas, Cub e Usb è tornato ad agitare il comparto della mobilità. I problemi del settore, d’altronde, accomunano tutta Italia da Nord a Sud: dal salario alla sicurezza passando per i diritti dei lavoratori, temi centrali su cui si basa la piattaforma di rinnovo contrattuale di categoria che Usb ha recentemente presentato alle associazioni datoriali. Secondo i sindacati sono mancati «reali investimenti per l’implementazione dei servizi, l’efficientamento dei mezzi e la sicurezza sui posti di lavoro, in barba al diritto alla mobilità dei cittadini».

Lo sciopero nazionale si innesta poi nelle proteste che stanno animando il comparto bresciano da diversi mesi. I sindacati annunciano però l’imminente sigla di un accordo con Brescia Trasporti volto a migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti. A Brescia lo sciopero nazionale si innesta nella lunga protesta che si protrae da ormai due anni nel mondo del trasporto su gomma e che ha portato a una decina di mobilitazioni con cadenza quasi mensile. Presto, però, lo scenario potrebbe cambiare: in Brescia Trasporti è stato infatti riconosciuto ai conducenti un premio di 2.500 euro, che sarà erogato con la mensilità di maggio, mentre è in via di definizione l’accordo con l’azienda per una migliore gestione dei turni di lavoro e delle condizioni stesse dei dipendenti.

In attesa della firma dell’intesa tra azienda e sindacati uniti nel corso del mese di maggio, il rappresentante Cobas in Brescia Trasporti Maurizio Murari si dice «soddisfatto dell’adesione di ieri, perché i numeri di uno sciopero nazionale difficilmente riescono a raggiungere percentuali importanti sul territorio». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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