Bullismo, violenza e droga: in scena il film degli studenti

Si chiama «Sliding» e parla di bullismo, dipendenze, violenza domestica e del potere della lettura come strumento di riscatto: è pronto per la proiezione il nuovo cortometraggio che vede protagonisti gli studenti delle scuole monteclarensi che hanno partecipato all’ormai noto progetto «Legalità in corto».
Oltre alle mattinate di proiezione pensate per le scuole, ci sarà anche una serata rivolta alla comunità, durante la quale chi lo desidera potrà visionare il lavoro che è candidato al festival nazionale connesso al progetto stesso: l’appuntamento è per domani, giovedì 10, alle 20.30 nell’aula consiliare del municipio.
Il progetto
Il corto è il frutto del progetto nazionale ideato dal giudice onorario Sante Massimo Lamonaca che, da tanti anni, fa tappa anche a Montichiari, grazie al sostegno del Comune, della Bcc Garda e di diverse aziende che fanno da sponsor, contribuendo a far sì che i ragazzi degli Istituti comprensivi statali e del Don Milani siano coinvolti in questo percorso di educazione alla legalità che sfocia, appunto, nella realizzazione di un cortometraggio, a cui partecipano anche le compagnie teatrali Cafè di Piocc e Rapoceldone.
Ogni anno il tema muta e, nell’edizione 2025, ci si è ispirati anche a una storia reale: «L’obiettivo del cortometraggio - spiegano gli organizzatori, guidati dal giudice Lamonaca e dal regista Luca Moltisanti - è sensibilizzare i giovani sui pericoli delle scelte sbagliate e sull’importanza di chiedere aiuto, mentre si promuove la cultura come mezzo di salvezza e rinascita personale. Il libro, quindi la cultura e la riflessione, diventa uno strumento di trasformazione, una guida che aiuta a comprendere che le proprie decisioni possono cambiare anche quel destino che pare già segnato. Al centro, un messaggio potente: anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre una via per ritrovarsi, e spesso, questa via passa attraverso la consapevolezza e la conoscenza».
La serata
Dopo la proiezione del corto, in cui gli studenti sono stati protagonisti non solo come attori, ma anche nello svolgimento dei ruoli dietro la cinepresa, sarà il turno di una testimonianza: interverrà lo scrittore ed ex detenuto Massimo Balsamo, autore del libro «Il fantasma col passamontagna. Metamorfosi di un uomo», la cui vicenda ha ispirato il cortometraggio.
«Giovane napoletano, ex pusher e rapinatore di banche, durante la detenzione, di oltre 25 anni, grazie a progetti rieducativi, ha scoperto il teatro e la scrittura- spiegano gli organizzatori-. Libero da circa sei anni, coltivando queste passioni, è riuscito a rinascere. Un monito per i giovani, esposti ai pericoli delle dipendenze e della criminalità».
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