Bresciani a Barcellona, «l’allerta meteo ha salvato la città»
Pioggia torrenziale anche a Barcellona: strade allegate, aeroporti nel caos e metropolitane chiuse. L’allerta però salva la città. La situazione meteorologica non lascia respirare la Spagna, mettendo in difficoltà anche la cittadina catalana: Llobregat, Castelldefels e Poblenou tra i quartieri più colpiti.
Le voci dei bresciani
Paura e apprensione per alcuni cittadini bresciani che vivono a Barcellona. Laura Tufari, 42 anni di Brescia, al momento dell’allarme si trovava nella sua abitazione, insieme alla famiglia. «Ieri mattina, alle 10.30, è scattato all’unisono l’allarme della protezione civile su tutti i nostri telefonini. Subito è salito il panico. È stato inevitabile pensare alla catastrofe che aveva colpito, giusto qualche giorno fa, Valencia. Il timore era che succedesse anche qui», racconta con rammarico. La 42enne bresciana, insieme al compagno, ha dovuto subito far fronte alla tempesta che ha colpito la sua casa: «Con tutta la pioggia che è scesa, purtroppo l’acqua è entrata anche nella nostra abitazione. Abbiamo dovuto attivarci subito. Abbiamo tutti i nervi a fior di pelle».
Blackout e allagamenti, invece, in provincia dove attualmente diversi quartieri versano nel fango. «Nel sud di Barcellona l’acqua si è accumulata di più, causando diversi disagi. Poblenou e Castelldefels per citarne alcuni. Anche la zona aeroportuale è in condizioni disastrose, tra piste allagate e voli dirottati».
L’allerta
L’allerta però salva Barcellona. «La situazione è stata gestita in tempo, evitando ulteriori disastri. A Barcellona, infatti, le autorità sono state tempestive, lanciando gli allarmi ancora il giorno prima. Ieri, per esempio, tutte le scuole erano già chiuse e nessuno era in giro. E questa è stata una mossa vincente».
Sulla gestione dell’emergenza, anche Daniele Frassine, 37enne di Collebeato, la pensa così. «Vivo e lavoro tra Sagrerà e Gràcia, due quartieri di Barcellona. Qui devo dire che la situazione è stata gestita bene. Ieri ha piovuto moltissimo, ma l’allerta è scattata tempestivamente e questo ha sicuramente contribuito a una gestione efficace della situazione».
Daniele vive in Spagna da 15 anni ed è un artigiano di telai per biciclette. Sulla solidarietà spagnola, il bresciano riflette: «Questa tragica situazione ha scosso tutti. Tanti sono stati i volontari e altrettante le associazioni che si sono mossi per offrire alimenti e aiuti umanitari. E questo è bello».
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