Non svanisce l’effetto Capitale: in città 500mila turisti in più

L’afflusso turistico è cresciuto quasi del 9%. I visitatori stranieri arrivano da Germania, Francia e Gran Bretagna
Turisti davanti al Tempio Capitolino - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Turisti davanti al Tempio Capitolino - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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L’effetto Capitale Italiana della Cultura è svanito, ma i turisti continuano a scegliere Brescia. Sarà perché è una città a misura d’uomo, perché si può assaporare un turismo slow lontano dalle masse e dai flussi frenetici. O semplicemente perché si scoprono bellezze poco conosciute.

In crescita

Secondo i dati diffusi dalla Loggia, raccolti attraverso l’analisi delle celle telefoniche, nel 2024 la città ha ospitato quasi 594mila turisti ogni mese. Per esattezza 593.978, con un incremento medio di quasi 48mila rispetto al 2023.

Nel corso dello scorso anno sono transitati in città 7,1 milioni di turisti, oltre mezzo milione in più (574.961) rispetto al 2023. L’aumento dei flussi turistici in città stimato si attesta dunque all’8,7% anche se – è bene specificarlo – vengono considerati sia i visitatori che arrivano in città per alcune ore, ma non si fermano a dormire (esclusi i lavoratori), sia chi ha scelto di pernottare entro i confini cittadini (esclusi i residenti).

La presentazione dei dati sul turismo - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione dei dati sul turismo - © www.giornaledibrescia.it

Dei sette milioni di turisti, più di quattro sono stati rilevati nel centro storico, dove però si registra una diminuzione del 5,5% rispetto all’anno della Capitale Italiana della Cultura. E il 16% di chi è stato rilevato nel centro storico proveniva dall’estero.

Seppur parziale, il monitoraggio ha consentito di individuare attraverso le celle che è arrivato dalla Germania, dalla Francia e dal Regno Unito il 24% (con un equo 8% suddiviso per ogni Paese), dalla Spagna il 7% così come dalla Romania, mentre il 5% da Belgio, così come da India, Svizzera e Paesi Bassi.

Incremento

«Il lavoro che una decina di anni fa poteva sembrare visionario di investire su Brescia come città turistica è stata giusta e vincente – commenta la sindaca Laura Castelletti –. Abbiamo elevato la capacità di offerta e di accoglienza, ma ora occorre mettersi a sistema».

La sindaca Laura Castelletti - © www.giornaledibrescia.it
La sindaca Laura Castelletti - © www.giornaledibrescia.it

È cresciuta – e di molto – anche l’imposta di soggiorno: grazie alla raccolta della tassa, in media 1,75 euro per notte, si è sfiorato il milione e mezzo di euro raccolti, con un incremento del 42,2% (pari a 434.194 euro in più). Il Comune stima dunque che i pernottamenti complessivi nel 2024 siano stati oltre 835mila, pari a 2.289 al giorno. L’effetto è presto detto: non sono cresciute solo le presenze nei musei, nei teatri e nei luoghi d’arte della città, ma anche all’interno dei pubblici esercizi. A fornire una proiezione è il sistema Mastercard, che certifica la crescita media delle transazioni in media del 5%, mentre gli importi sono diminuiti circa del 2%.

Basta un giorno

A tracciare il profilo del turista tipo in città è poi l’Osservatorio sul turismo della città nato dalla partnership con l’Università Cattolica. L’indagine tra 618 intervistati ha rivelato che il 52,1% dei potenziali turisti desiderava visitare il patrimonio storico-culturale, il 24,5% voleva partecipare ad eventi enogastronomici e il 10,6% intendeva assistere a manifestazioni e spettacoli. L’esperienza a Brescia complessivamente è risultata soddisfacente e l’86% di coloro che l’hanno visitata ne consiglierebbe la visita.

Il 55% ha raccolto le informazioni per organizzare la visita attraverso passaparola. Inoltre, dall’analisi emerge che la permanenza media dei turisti a Brescia è di un giorno (72,5%) e con una spesa media è di 100 euro nel 72% dei casi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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