La raccolta differenziata aumenta nel Bresciano: i dati dei comuni
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La Provincia di Brescia ha pubblicato l’annuale Quaderno dei rifiuti, con i dati relativi alla raccolta differenziata, divisi comune per comune, del 2023. La gestione dei rifiuti è migliorata rispetto al 2022: la percentuale di raccolta differenziata è infatti aumentata passando dal 76,3% al 77,2%.
Ma non è l’unico dato in crescita. La raccolta porta a porta per carta, plastica e umido è stata adottata da molti più comuni e in 45 di questi è in vigore il prelievo puntuale (+8% rispetto all’anno precedente): dove si utilizza questa tariffazione il rifiuto indifferenziato è di 84 kg pro capite, contro i 138 kg dei comuni a regime presuntivo.
È aumentata anche la raccolta degli ingombranti a chiamata (+125% con 25 comuni in più che offrono il servizio) e sono cresciuti i rifiuti verdi (+15mila tonnellate), raggiungendo il 22,3% del rifiuto differenziato e superando l’organico (+20%).
I dati
Gli abitanti della provincia di Brescia nel 2023 hanno prodotto 667.200 tonnellate di rifiuti: di queste, 515.140 sono state suddivise con la raccolta differenziata. In Regione, Brescia è seconda solo a Milano come produzione totale, ma è al primo posto per quanto riguarda i rifiuti pro capite, che nel Bresciano hanno toccato i 528,6 kg.
Rispetto al 2022 i rifiuti sono aumentati di circa 26mila tonnellate (+4%), ma c’è da tenere in considerazione che anche gli abitanti sono cresciuti, passando da 1.253.993 a 1.262.217. La raccolta differenziata ha subito invece un incremento del 5,4%.
Per quanto riguarda invece il dato della raccolta differenziata, con il 77,2% del 2023 Brescia è settima in regione: davanti ci sono Mantova (87%), Bergamo (80,5%), Monza e Brianza (79,9%), Lecco (78,6%), Varese (78,2%) e Cremona (78%).
Nel Bresciano il paese più «riciclone» si conferma Acquafredda, con il 94,79% di raccolta differenziata, seguito da Lograto, Montirone, Bagnolo Mella, Vallio Terme, Villachiara, Chiari, Urago d’Oglio, Roccafranca e Botticino.
Dall’altra parte però ci sono 9 comuni che non riescono nemmeno ad arrivare al 60% di raccolta differenziata. Com’è noto il problema è nelle valli: a Collio si tocca il 29,6%, a Paspardo e a Cimbergo si è sotto il 40%, mentre hanno numeri leggermente più alti Corteno Golgi, Tremosine sul Garda, Valvestino, Marmentino, Bovegno e Magasa.
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