Brescia quarta in Italia per alunni senza cittadinanza italiana
È Brescia la quarta provincia italiana con la percentuale più alta di alunni senza cittadinanza italiana. Il dato emerge dal trentesimo «Rapporto sulle migrazioni Ismu 2024». E infatti negli ultimi 15 anni, in Italia, gli alunni con cittadinanza non italiana (Cni) sono triplicati e sono circa 33mila quelli che abitano nel Bresciano. Se invece si analizza il rapporto tra alunni senza cittadinanza e quelli con cittadinanza a Prato, nell’anno scolastico 2022/’23, gli alunni di origine migratoria rappresentano il 28% del totale. Seguono Piacenza (25,2%), Parma, Mantova, Cremona, Imperia, Asti, Lodi, tutte province non capoluoghi di regione con percentuali superiori al 20%.
Questi alunni e studenti, le cosiddette seconde generazioni, sono nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in età prescolare e rappresentano una fetta importante della nostra popolazione.
Quanti alunni senza cittadinanza sono nati in Italia
Secondo il «Rapporto sulle migrazioni Ismu 2025», l’incidenza percentuale di questo gruppo cresce in tutti i gradi scolastici costituendone attualmente la maggioranza (considerando anche chi proviene dall’Unione Europea). Sempre nell’anno scolastico 2022/’23, nelle scuole dell’infanzia, ogni 100 alunni con cittadinanza non italiana, 81 sono nati in Italia (erano 71 nel 2007), mentre alla primaria arrivano a 69 contro 41 nel 2007. Alle secondarie di primo grado sono 63 contro 17, mentre in quelle di secondo grado 50 (6,8 nel 2007).
La Lombardia è la regione con la presenza più alta in termini assoluti di studenti senza cittadinanza con 231.819 studenti; seguono l’Emilia-Romagna (111.811) e il Veneto (99.604). Sul podio delle province, invece, la prima è Milano con 82.396, seguita da Roma (66.385) e poi Torino (40.605). Brescia è alla quarta posizione, con una cifra pari a 33.362.
La provenienza: il 44% di questi ragazzi è di origine europea; più del 25% è africano, il 20% asiatico e quasi l’8% viene dell’America Latina. Sono circa 200 i Paesi rappresentati da questi alunni con cittadinanza non italiana: al primo posto troviamo la Romania (148.826), seguono gli studenti albanesi (117.745), marocchini (114.097) e, infine, cinesi (48.223).
Il rendimento
A livello scolastico emergono difficoltà in alcune materie in particolare, soprattutto in italiano e, poi, matematica; opposta, invece, la situazione in inglese, sia scritto che parlato (gli allievi di prima generazione conseguono un esito più elevato dello studente tipo nella lettura, e molto di più nell’ascolto). Il 26,1% dei ragazzi senza cittadinanza italiana, comunque, è in ritardo di uno o più anni e il 28,7% si è fermato alla licenza media. Se, invece, parliamo di Neet (chi non studia o lavora), la percentuale degli stranieri tra i 15 e i 29 anni arriva al 29% contro il 17,9% degli italiani.
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