Antifascisti e ultradestra: i due presìdi a pochi metri di distanza
«Gli unici stranieri in questo Paese sono i fascisti»: con queste parole una sessantina di persone si è trovata fuori dal sindacato Usb in via Corsica per protestare contro la manifestazione di estrema destra, contro il degrado al parco Pescheto.
La manifestazione
Il presidio, statico e controllato a vista dalle forze dell’ordine, si è svolto in maniera tranquilla. Era stato indetto dall’Unione Sindacale di Base, ma a portare «solidarietà» ci sono anche alcuni elementi della galassia dell’estrema sinistra bresciana.
L’altro presidio, quello di estrema destra che si trova nelle vicinanze del parco Pescheto e quindi a poco più di 150 metri da via Corsica, è circondato dalle forze di Polizia in tenuta antisommossa per evitare che le due parti si possano incontrare.
Al Pescheto
«Alcuni bresciani non si arrendono», «Riprendiamoci Brescia» e «Difendi la tua città». Dietro questi striscioni srotolati in via Lamarmora un centinaio di manifestanti ha risposto alla chiamata di «Difendi Brescia» per il presidio contro lo spaccio e il degrado al parco del Pescheto.
Erano presenti i rappresentanti di Brescia ai bresciani, Casa Pound, Nazionalisti camuni, Veneto Fronte Skinheads, Comunità militante e Fronte patrioti.
Il portavoce del gruppo ha spiegato che «l’unico obiettivo di questa manifestazione è portare in primo piano i reali problemi della città: il parco del Pescheto è uno spazio bellissimo che gli italiani e i bresciani non possono usare, chi ci accusa di essere fascisti e razzisti lo fa soltanto per distrarre dai veri problemi». Nelle prossime settimane saranno organizzate altre manifestazioni in luoghi simbolo della città.
«Siamo qui per dare una svegliata a certa politica che dovrebbe essere nostra amica e invece sta dormendo. Dobbiamo riprenderci i nostri quartieri, fare una vera riconquista. Con un presidio non si cambia la città, ma è un segno di presenza. Noi non vogliamo farci coinvolgere nel dibattito sull’antifascismo. Noi non c’eravamo, non eravamo neanche nati. Che colpe abbiamo per quello che è successo prima di noi? Noi vogliamo solo portare al centro i veri problemi. Noi non siamo qui con odio, siamo qui per affermare contro tutti il nostro diritto ad essere qui. Noi non siamo qui con odio, siamo qui per affermare contro tutti il nostro diritto ad essere qui a riprenderci i nostri quartieri: il nostro dovere è essere padroni delle nostre strade».
Al termine
Massima attenzione delle forze di polizia anche una volta che i due opposti presidi sono terminati. Un cordone di agenti sta presidiando il gruppo di manifestanti di Brescia Identitaria dopo che il presidio antifascista è stato sciolto, ma sono stati segnalati dei gruppetti che si sono diretti verso la zona di via Lamarmora. Il timore è che ci possano essere dei contatti e quindi Polizia e Carabinieri si sono schierati per controllare tutte le vie di accesso ed evitare che ci siano tensioni nel corso della serata.
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