Cronaca

Dalla sigaretta a letto all’incendio: cosa è successo al Civile

Il rogo in Terza Medicina nell’ospedale cittadino, la donna è grave e ora è ricoverata a Genova. Altri 26 pazienti trasferiti, ma nel pomeriggio è prevista la riapertura del reparto
L'incendio ha coinvolto il 13 gennaio un reparto del Civile - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'incendio ha coinvolto il 13 gennaio un reparto del Civile - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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L’allarme è scattato alle 3.45 di ieri, martedì 14 gennaio. Il sensore nella stanza alla Scala 6 dell’Ospedale Civile, terzo piano, ha rilevato una fiammata. Non è una prova tecnica, non è un malfunzionamento. C’è davvero un principio di incendio. Una donna di 74 anni è avvolta dalle fiamme e il rapidissimo intervento, prima del personale del reparto e poi delle squadre antincendio aziendali, ha impedito che il rogo si propagasse.

Alla fine il bilancio è comunque pesante, un’anziana trasferita in gravi condizioni al Centro grandi ustionati di Genova, 26 pazienti spostati in altri reparti nel cuore della notte, tutto il corridoio inagibile almeno fino a oggi pomeriggio, quando termineranno le procedure di verifica, ripristino e messa in sicurezza. In queste ore, infatti, prosegue il lavoro di sanificazione, ripristino della struttura e controllo del funzionamento dell’impianto dell’ossigeno. 

Il reparto di Terza Medicina si trova tra la scala 5 e la scala 6 - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Il reparto di Terza Medicina si trova tra la scala 5 e la scala 6 - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it

Ma, come ha immediatamente ammesso il direttore generale Luigi Cajazzo, «poteva andare molto peggio. Tutto il sistema ha funzionato alla perfezione e neppure la compagna di stanza della donna ustionata ha avuto conseguenze. Voglio ringraziare di cuore tutti gli operatori e il personale per come hanno risposto all’emergenza».

L’incendio

È bastata qualche ora per capire cosa fosse successo e per rendersi conto che, purtroppo, il comportamento delle persone è la variabile più difficile sulla quale fare prevenzione. Per fortuna tutto il resto ha risposto in modo immediato ed efficace e nessun altro si è fatto male.

Fiamme al Civile, grave una donna

La ricostruzione dei fatti è affidata ai Vigili del fuoco e alla Polizia di Stato ma fin dalla mattinata è stato chiaro quello che è accaduto. Una donna di 74 anni, ricoverata nel reparto di Terza Medicina, nel cuore della notte si è svegliata e ha deciso di accendersi una sigaretta. In quel momento era sottoposta a terapia con l’ossigeno, indossava una mascherina che erogava due litri al minuto. È bastata la scintilla dell’accendino per provocare la fiammata che l’ha avvolta. Tutti gli allarmi sono scattati immediatamente e la macchina dell’emergenza interna si è messa in movimento.

«In quel reparto era in servizio un Oss, un operatore socio sanitario, che proprio nel 2024 aveva sostenuto il corso antincendio e superato il relativo esame. Ha immediatamente agito secondo le procedure, togliendo il lenzuolo e limitando le fiamme. Gli estintori presenti sul piano sono bastati, non è stato necessario usare gli idranti» ha spiegato Anna Rossetti, responsabile del servizio Prevenzione e Protezione della Asst Spedali Civili. «Solo lo scorso anno abbiamo certificato 600 operatori antincendio interni che sono affiancati anche da una ditta esterna con una squadra sempre presente in azienda» ha sottolineato il direttore Cajazzo.

Ora resta solo da capire i tempi per tornare alla piena operatività di quella porzione del terzo piano di scala 6: «Speriamo di finire tutto entro oggi. Ci sono da verificare e ripristinare tutti gli impianti ma a parte il materasso ignifugo su cui si trovava la paziente non ci sono altri danni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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