Migrantes, i ragazzi di seconda generazione pionieri del domani
«Le seconde generazioni, che possono attingere da due culture, sono pioniere della società di domani». Oggi la Diocesi di Brescia ospita il convegno Migrantes Lombardia, terza edizione dell’appuntamento che riunisce gli operatori della pastorale per i migranti nella nostra regione, sotto l’egida della Fondazione Migrantes, l’organismo della Conferenza episcopale italiana che accompagna le Diocesi nell’opera di accoglienza delle persone migranti. Il tema della giornata è «Intercultura: il passo dei giovani», approfondito stamattina nella prima parte del convegno, nella sala dei Vescovi in Curia, dal cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.
L’intervento
Filo conduttore del suo intervento, intitolato «Giovani e intercultura: un’alleanza per la pastorale e per la vita comunitaria, alla luce del magistero di papa Francesco», il bisogno di passare da un approccio multiculturale a uno interculturale: «Nel multiculturalismo basta una tolleranza delle diversità che mi lasci in pace nella vita quotidiana – ha spiegato – mentre nell’interculturalismo la convivenza diventa attiva e io mi lascio trasformare dalle altre culture, in una inclusione sociale dei nuovi arrivati che trasforma anche noi. Se volete, è il vero senso dell’integrazione».
In quest’ottica i giovani di seconda generazione «sono il cavallo vincente su cui investire per la società di domani» e le università, «con studenti di diverse provenienze, un ottimo cantiere di intercultura».
Il video reportage
Il titolo scelto per il convegno bresciano di Migrantes Lombardia è lo stesso di un video reportage sui giovani di seconda generazione realizzato lo scorso anno da due studentesse del Dams dell’Università Cattolica in collaborazione con la Diocesi e la Fondazione Comunità e Scuola: presentato a novembre, «Intercultura: il passo dei giovani» raccoglie le interviste a 12 ragazzi e ragazze d’origine straniera o con background migratorio che vivono a Brescia, due dei quali sono intervenuti stamattina per condividere al convegno la loro testimonianza.
«Il video è molto bello, sono rimasto molto colpito da ciò che i giovani dicono», ha detto il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada. «Sull’intercultura stiamo facendo un buon lavoro. Intercultura vuol dire che siamo una famiglia sola all’interno di un territorio e che ci sono culture diverse che si arricchiscono nell’interazione reciproca. Come dice papa Francesco, siamo in un cambiamento d’epoca e l’intercultura ne è parte».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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