Brescia, la Protezione Civile insegna ad affrontare i disastri

Paola Gregorio
Si è svolta in Piazza Vittoria l’iniziativa «Io non rischio» dedicata alla cultura della prevenzione, a chiusura della Settimana nazionale della Protezione Civile
  • «Io non rischio» in Piazza Vittoria
    «Io non rischio» in Piazza Vittoria - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Io non rischio» in Piazza Vittoria
    «Io non rischio» in Piazza Vittoria - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
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  • «Io non rischio» in Piazza Vittoria
    «Io non rischio» in Piazza Vittoria - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Cosa fare nel caso di alluvioni, terremoti, frane per essere utili a se stessi e agli altri? Ci sono alcuni comportamenti e buone prassi da seguire e oggi, per l’intera giornata, i volontari di Protezione Civile bresciani, oltre cento di ventitré organizzazioni di volontariato, sono in piazza Vittoria, proprio per dare queste informazioni ai cittadini. L’occasione è l’iniziativa «Io non rischio» che chiude la Settimana nazionale della Protezione Civile. L’obiettivo è proprio diffondere tra i cittadini la cultura della prevenzione e dei comportamenti da tenere di fronte ad un’emergenza.

Come comportarsi in caso di calamità

 «In primo luogo i cittadini devono informarsi sui comportamenti da tenere dal Piano di protezione civile del Comune dove abitano – spiega Valentino Tosoni, presidente del Gruppo di Protezione Civile di Roè Volciano –. In questo modo hanno la possibilità di aiutare se stessi e gli altri in situazioni critiche in attesa dei soccorsi».

I volontari distribuiscono materiale informativo che racconta cosa fare se c’è un’alluvione, un terremoto, una frana, come si pianifica un intervento di emergenza, oltre a ricordare App e numeri utili da chiamare.

I volontari

Ogni volontario è una storia. Come Ulisse, da cinquant’anni nella Protezione Civile: con il suo terranova Axel in dieci anni di interventi di soccorso ha salvato la vita a tre persone nel lago di Garda. «I ricordi più belli sono quelli legati al mio cane – dice –. È ancora nel mio cuore. Dopo un anno di scuola abbiamo raccolto fondi per attrezzarci, dopodiché abbiamo svolto servizio sul lago di Garda per dieci anni. Ne è valsa la pena perché lui ha salvato tre persone. Tra i ricordi ci sono tante alluvioni, qualche frana, ma da buon marinaio ero sempre in acqua».

In tutta la provincia sono più di cinquemila i volontari di Protezione Civile divisi in 159 gruppi tra comunali, intercomunali e organizzazioni di volontariato. «Dell’importanza dei volontari ce ne accorgiamo ogni volta che sul nostro territorio ci sono emergenze –sottolinea il presidente della Provincia, Emanuele Moraschini –. Anche nel corso del 2024 sono intervenuti quasi mensilmente, mettendo in sicurezza il nostro territorio. I volontari sono importanti, ma lo sono pure i cittadini che con una cittadinanza attiva possono essere utili in caso di problemi».

Il prefetto

«I volontari di protezione civile hanno negli anni aggiunto un compito alla loro professionalità – ricorda il prefetto di Brescia, Andrea Polichetti –. Non più soltanto operatività, ma anche informazione ai cittadini, divulgano i comportamenti da mettere in pratica nel caso di eventi sfavorevoli per una maggiore sicurezza. Brescia è una punta di diamante perché come dimostra questa iniziativa i volontari sono presenti nelle scuole ma anche in tutte le occasioni in cui il cittadino può essere raggiunto da informazioni utili e coinvolto nel sistema di protezione civile. Perché al centro c’è proprio il cittadino».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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