Brescia, irruzione fredda: temperature sotto zero in arrivo

Il fatto che un calo termico, del tutto normale per il periodo, diventi una notizia, ci dà l’idea di come si siano trasformate le stagioni invernali negli ultimi anni
Cristalli di ghiaccio - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it
Cristalli di ghiaccio - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it
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La prima, vera irruzione fredda del 2025 è ormai arrivata e nei prossimi giorni darà i suoi frutti, con minime ben al di sotto dello zero in quasi tutta la pianura bresciana. Già il fatto che un calo termico, del tutto normale per il periodo, diventi una notizia, ci dà l’idea di come si siano trasformate le stagioni invernali negli ultimi anni.

Il clima sta cambiando con una velocità impressionante, i numeri parlano chiaro. Non capita quasi mai di assistere a irruzioni fredde degne di nota, mentre rilevare temperature elevate è diventata una spiacevole abitudine.

Temperature

La prima decade di gennaio, ad esempio, si è rivelata particolarmente mite, tanto da entrare in archivio con uno scarto di +2,5°C rispetto alla media. Non è un caso che gli ultimi tre anni, secondo i dati di Ghedi, siano stati i più caldi di tutta la serie storica, iniziata nel 1951: con una media di +14,89°C, il 2024 ha conquistato il terzo posto, alle spalle del 2023 (+15,39°C) e del 2022 (+15,29°C).

Il mese più anomalo dell’anno appena concluso è stato febbraio, con uno scarto di +4,4°C dalla norma, ma anche gennaio, marzo, luglio, agosto, ottobre e dicembre hanno fatto registrare temperature nettamente superiori alla media. In un contesto simile, i cosiddetti «serbatoi» di aria fredda sono sempre più esigui, mentre l’anticiclone subtropicale si mostra, anno dopo anno, più esteso e invadente, con tutte le conseguenze del caso. L’assaggio d’inverno a cui assisteremo in questi giorni sarà solo una breve parentesi in una stagione che finora, dati alla mano, si è rivelata più calda della norma.

Neve

Anche la neve, per il momento, rimarrà un miraggio, almeno per quanto riguarda la pianura bresciana, dove è in atto un vero e proprio crollo della nevosità: a Mompiano, dal 2005 al 2015, la media oscillava intorno ai 27 centimetri di neve all’anno, mentre dal 2016 al 2024 è scesa a 5 centimetri. I singoli episodi freddi o nevosi, in un contesto votato al caldo anomalo, sono sempre possibili, ma la tendenza è chiara. Pare che il cambiamento climatico, in atto da molti decenni, stia premendo il piede sull’acceleratore e questa non è di certo una buona notizia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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