Gastaldi in Consiglio comunale: «Questo Governo è neofascista»

Polemiche dal centrodestra che promette di portare la questione a Roma; la reazione degli onorevoli Bordonali e Calovini: «Rappresenta Brescia e i suoi cittadini e questi, così come le istituzioni in cui è stata eletta, si meritano rispetto e coerenza»
Valentina Gastaldi oggi in Aula - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Valentina Gastaldi oggi in Aula - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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In un’Aula stracolma di pubblico che non riserva più neppure posti in piedi, tra esponenti del Magazzino 47 e del Collettivo studentesco, è iniziato il dibattito più atteso del Consiglio comunale di oggi: quello sulla mozione, voluta dal centrodestra, per condannare la manifestazione antifascista organizzata il 28 dicembre in piazza Vittoria pur non essendo stata autorizzata dalla Questura. Un dibattito che per ora si sta mantenendo su toni pacati, ma che è già destinato a finire sui tavoli romani con un caso nel caso.

Dichiarazioni

Sotto i fari sono finite le dichiarazioni della consigliera Valentina Gastaldi, capogruppo di Brescia Attiva che – in fase di discussione e rivolgendosi al centrodestra – ha detto: «Non penso proprio che la vostra parte politica possa essere credibile sul tema dell’antifascismo: mi fa sorridere che abbiate potuto pensare di arrivare a firmare la mozione insieme». E ha poi aggiunto: «L’antifascismo è nostro e ce lo teniamo noi, non è certo di questo Governo neofascista».

Una definizione subito stigmatizzata sia da Paolo Fontana (Forza Italia) sia da Mattia Margaroli (Fratelli d’Italia) che grida al «vilipendio».

Mattia Margaroli reagisce alla dichiarazione di Valentina Gastaldi

Ma è il consigliere Michele Maggi a chiamare in causa Roma: «Dichiarare in Aula che abbiamo un Governo neofascista lo ritengo un fatto grave: la Lega è sempre stata chiara sull’antifascismo e rifiuta questa definizione. Questo discorso proseguirà – assicura Maggi –, perché porteremo questo fatto e quanto detto all’attenzione del parlamento».

A prendere le distanze dalla dichiarazione di Gastaldi è, poco dopo, anche l’on. Fabrizio Benzoni (Azione): «Pur essendo d’accordo sul resto, mi devo differenziare da una questione – sottolinea –. Non posso assolutamente definire e ritenere neofascista questo governo che, lo ricordo, è stato democraticamente eletto».

Le reazioni

«Da ex consiglieri comunali non possiamo che notare come sia evidente che nel governo della Città manchi completamente una direzione e un sistema di valori condiviso – scrivono in una nota l’onorevole Simona Bordonali (Lega)  e l’onorevole Giangiacomo Calovini (FdI). Quello della consigliera Gastaldi è stato l’ennesimo esempio in cui la maggioranza non risponde unita: in questo caso il collega Benzoni è stato chiaro nel voler prendere le distanze in modo netto e deciso».

Gli onorevoli condannano anche il metodo. «Sbagliato l’approccio della consigliera Gastaldi, sbagliato il tema e sbagliato il metodo. Oggi Gastaldi rappresenta Brescia e i suoi cittadini e questi, così come le istituzioni in cui è stata eletta, si meritano rispetto e coerenza».

E poi anche l’attacco diretto. «Oltre a ritenere, in modo fermo e deciso, fuori luogo quanto da lei dichiarato sul governo ci permettiamo di ricordare che è sempre lei che il 28 dicembre ha preso parte ad una manifestazione non autorizzata che è poi finita in quello che sappiamo tutti, ovvero un’espressione di violenza gratuita anche contro le forze dell’ordine che invece dovrebbe sostenere e il cui operato dovrebbe essere valorizzato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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