Brescia, cos’è la compensazione dei crediti contestata dalla Figc

Il commercialista Daniele Molgora: «I crediti d’imposta possono essere ceduti a terzi, ma va verificata la loro veridicità, cosa che il club avrebbe dovuto fare»
Uffici dell'Agenzia delle Entrate - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Uffici dell'Agenzia delle Entrate - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Per quanto riguarda la penalizzazione nella quale il Brescia potrebbe incorrere, abbiamo sentito il parere del commercialista Daniele Molgora. La norma parla di decurtazione di almeno due punti, si ipotizza però che alla fine possano essere quattro (solo per quanto riguarda questa stagione) rifacendosi al precedente del Cosenza.

Come funziona la compensazione dei crediti?

«Il sistema di compensazione consente di utilizzare il credito che un soggetto ha in un’imposta per pagare il debito di un’altra. Per fare un esempio utilizzo il credito Iva per versare le ritenute sugli stipendi».

Perché viene utilizzata?

«È stata inventata circa 25 anni fa perché capitava che un soggetto pagasse debiti fiscali, ma contemporaneamente avesse anche crediti che venivano rimborsati dallo Stato dopo uno o più anni, creando di conseguenza problemi di liquidità alle aziende».

Formalmente chi deve versare i soldi?

«Partiamo dal presupposto che il credito può coprire in tutto o in parte il debito. La differenza va versata con F24 intestato al debitore: possono provenire da un conto corrente qualsiasi, anche personale dell’imprenditore – Cellino in questo caso – ma sempre con versamento intestato al debitore, che nel caso in questione è il Brescia Calcio».

Massimo Cellino all'esterno della sede del Brescia, in via Solferino - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino all'esterno della sede del Brescia, in via Solferino - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

I crediti di imposta possono essere ceduti?

«Sì, possono essere ceduti a terzi con una particolare procedura. L’utilizzo del credito presenta alcuni vincoli, fra cui verificare l’esistenza del credito stesso su apposita piattaforma del Ministero dell’Economia o dell’Agenzia delle Entrate. Entro 30 giorni si ha la risposta sulla veridicità del credito e solo allora si può utilizzare. Ovvero quello che avrebbe dovuto fare il Brescia se ha utilizzato crediti di terzi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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