Brescia consolida l’eredità di Capitale della cultura con 7 progetti
Le magnifiche sette. Sono le azioni che vanno a comporre il progetto «La legacy (eredità ndr) di Capitale italiana della cultura: un piano strategico di welfare culturale. Dal Teatro romano di Brixia ai quartieri».
Il piano
Il piano ha avuto accesso alla Fase 2 del bando di Fondazione Cariplo «Emblematici maggiori», che ha un valore complessivo di 5,2 milioni di euro. Prendendo le mosse dagli effetti positivi lasciati in eredità alla città da BsBg23, la Loggia intende trasformare quell’esperienza «in un programma inclusivo e a lungo termine», per realizzare il quale ha chiesto alla Fondazione 2,5 milioni di euro. «Sono risorse importanti – ha affermato la sindaca Castelletti – per attivare con la cultura trasformazioni volte alla coesione, alla partecipazione, all’innovazione e alla cittadinanza attiva. È un grande progetto che ci accompagnerà per i prossimi tre anni, insieme a numerosi compagni di viaggio, per sviluppare la cultura della nostra città».
Le azioni
La prima azione è quella che mira al consolidamento della rete culturale tra pubblico e privato attivata con Capitale della Cultura. La seconda, unica strutturale tra le sette, riguarda il Teatro romano e Palazzo Maggi Gambara. Prevede studio e restauro per renderli più accessibili. «Alla Fondazione sono stati chiesti 900mila euro ma la Loggia – come spiegato dall’assessore Muchetti –, ne aggiungerà altri 2,1 milioni. Anche la Soprintendenza interverrà investendo sugli scavi per un milione e mezzo di euro in tre anni».
Hub culturali
Il terzo punto prevede la creazione di cinque Hub culturali, interconnessi, per attivare progetti di partecipazione attiva dei cittadini. Uno in centro (al Mo.Ca, affidato al Calabrone), e quattro nei quartieri: per la zona Ovest alla Biblioteca Uau, per la Nord alla biblioteca sociale del Prealpino, per la Sud a Spazio Lampo, per la Est all’ex Arici Sega.
La quarta azione è volta a valorizzare spazi già esistenti al Carmine come Carme, il Nuovo Eden, il rifugio Bunkervik e vari atelier d’artista come «Isola del contemporaneo», e con l’obiettivo di abilitare Carme a Centro di produzione musicale regionale.
Teatri e giovani
Quinta azione – sviluppata insieme a Ctb e cooperativa Manolibera – sarà volta a connettere il Teatro Borsoni al quartiere in cui è inserito, incentivando i processi di partecipazione dei residenti di diverse culture. Sesto punto – con La Rete come partner – è il piano strategico per i giovani, dotando gli hub di attrezzature per incentivare attività, eventi musicali, cinematografici e di illustrazione e anche una pubblicazione. La settima e conclusiva azione coinvolge il Teatro Grande e prevede il supporto a giovani artisti under 25, grazie alla possibile collaborazione con istituzioni culturali. Fondazione del Teatro Grande svolgerà un ruolo di mentoring socio-culturale nelle aree decentrate.
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