Dalla bonifica Caffaro alla prima linea del tram: i cantieri del 2025

Nel carnet di progetti attesi anche il teatro romano, il palazzetto di via Nullo e l'ascensore in Castello. Ruspe in azione all’ex caserma Papa, saranno completati gli impianti sportivi a Sanpolino e la Pinacoteca
L'inaugurazione del cantiere all'ex caserma Papa
L'inaugurazione del cantiere all'ex caserma Papa
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I più attesi sono anche i due più simbolici: quelli che avvieranno, a gennaio, la bonifica dell’area industriale Caffaro, epicentro del Sito di interesse nazionale e quelli che ridisegneranno il trasporto pubblico cittadino con l’arrivo della prima linea del tram. Ma i cantieri e i progetti che vedranno la Loggia alla regia (o al lavoro) durante il 2025 alle porte sono parecchi.

Nel carnet di progetti attesi, a spiccare è senza dubbio il progetto firmato dall’architetto David Chipperfield per immaginare il recupero del teatro romano (un’operazione il cui «valore» è stimato in 30 milioni di euro).

Ad approdare in Consiglio sarà anche la delibera che metterà il timbro sull’iter dell’ascensore in Castello, ma nel paniere dell’anno che verrà ci sarà anche una progettazione sociale, ricalcando l’esperienza del Centro servizi del Villaggio Violino («un modello da replicare», per usare le parole della sindaca Laura Castelletti) e non sarà dimenticato il dossier sportivo con la ristrutturazione del palazzetto di via Nullo, «una delle prossime novità che va nella prosecuzione del progetto Oltre la strada».

Proseguono in sintonia con la tabella di marcia i lavori sui nuovi impianti sportivi in corso a Sanpolino, sarà completata la Pinacoteca e le ruspe in azione nella ex caserma Papa «sono segno di una città che procede e cresce sviluppando le sue funzioni».

Il rendering del tram di Brescia nelle vie della città
Il rendering del tram di Brescia nelle vie della città

Ma il 2025 sarà tre volte l’anno del tram: non solo perché si vedranno i cantieri in azione per realizzare la prima linea, ma anche perché si entrerà nel vivo della progettazione della seconda «a sancire la prosecuzione di uno sviluppo con uno sguardo europeo». C’è anche un terzo aspetto, però, che parte dall’emendamento proposto dal centrodestra e approvato in modo bipartisan in Consiglio comunale, ossia l’obiettivo di progettare il sistema della mobilità in chiave metropolitana, guardando cioè oltre i confini del capoluogo: «Porteremo la proposta sul tavolo della Giunta dei sindaci – ha assicurato Castelletti – ma è chiaro che in questa partita, oltre al Comune, devono esserci sia la Provincia sia la Regione». Tutti obiettivi che troveranno sintesi nel nuovo Pgt, una programmazione urbanistica che avrà il suo prologo con l’Agenda urbana 2050.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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