Pm10, nel 2025 a Brescia già 16 giorni oltre il limite consentito

La Redazione Web
La media ha toccato i 42,2 µg/m3: anche se non positivi, i numeri sono migliori rispetto al primo bimestre 2024
La centralina per il rilevamento della qualità dell'aria vicino al Broletto - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
La centralina per il rilevamento della qualità dell'aria vicino al Broletto - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Legambiente Lombardia ha presentato il bilancio sulla qualità dell’aria del primo bimestre del 2025. Secondo i dati Arpa, Brescia è al secondo posto in Regione tra i capoluoghi che hanno superato il limite giornaliero di 50 µg/m3 per la concentrazione di Pm10 nell’aria: è successo già 16 volte dall’inizio dell’anno, esattamente come a Cremona e a Lodi, mentre al primo posto c’è Milano con 21 giorni oltre la soglia consentita. Il limite giornaliero non dovrebbe essere superato per più di 35 giorni in un anno: questo significa che Brescia in due mesi è sostanzialmente a metà degli esuberi consentiti

Non va meglio se si prende in esame la media annuale di Pm10. In questo caso il capoluogo è quarto in Lombardia dietro a Cremona, Milano e Lodi, con una concentrazione di 42,2 µg/m3: qui il limite annuale è di 40 µg/m3. C’è però da considerare che l’inquinamento è maggiore nei mesi invernali e dunque la concentrazione media si abbasserà durante l’anno: nel 2024 si è fermata a 28,2 µg/m3.

Il confronto con il 2024

«L’inverno appena trascorso è stato sotto il profilo della qualità dell’aria uno dei meno peggiori di sempre. Soprattutto l’Est della regione ha beneficiato di correnti orientali che hanno alleviato la cappa di polveri», specifica Legambiente.

Se si guardano i primi due mesi dell'anno scorso, in effetti, si nota una situazione nettamente peggiore. A Brescia tra gennaio e febbraio del 2024 la stazione del Broletto registro 25 superi del limite giornaliero di Pm 10, quella di via Tartaglia 26 e quella di Viallagio Sereno 31. Numeri decisamente più alti rispetto a quelli del primo bimestre 2025.

Legambiente però precisa: «Anche quest’anno, i territori più colpiti da livelli elevati di polveri sono stati, oltre a Milano, i capoluoghi della Bassa Pianura, ed in particolare Cremona e Lodi. Osserviamo nuovamente come l’aria peggiore non e detto si respiri nelle città, anzi. Tra i piccoli e medi centri agricoli, localita come Viadana, Bertonico, Crema hanno fatto registrare concentrazioni medie allineate a quelle dei relativi capoluoghi provinciali, mentre nelle zone a più alta concentrazione di allevamenti intensivi, come a Codogno e a Soresina, si e andati perfino oltre».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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