Bracconaggio nel Bresciano, cinque denunciati nell’ultima settimana

Alessandra Portesani
A sollecitare le Guardie venatorie Wwf sono stati i cacciatori in regola: pettirossi, verzellini, fanelli, frosoni, fringuelli e peppole tra le specie proibite uccise
Alcuni esemplari trovati dalle Guardie Wwf
Alcuni esemplari trovati dalle Guardie Wwf
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Sono cinque i cacciatori denunciati solo nell’ultima settimana. Un tasso di bracconaggio che segna un record negativo nel Bresciano, soprattutto nell’ultimo mese.

Gli interventi

Gli interventi delle Guardie venatorie Wwf si sono concentrati negli ultimi giorni in Franciacorta, anche sollecitati dai molti cacciatori che richiedevano di porre fine alla strage perpetrata soprattutto da persone che giungono dalle valli.

Tutti i cacciatori fermati avevano già abbattuto molti uccelli protetti sempre con l’ausilio di richiami acustici vietati. A Ospitaletto, addirittura, sono stati trovati con 25 esemplari morti. Altri illeciti sono stati riscontrati nei comuni di Passirano, Cazzago San Martino e Pompiano.

Numerose le specie incontrate nei carnieri illegali: pettirossi, verzellini, fanelli, frosoni, fringuelli e peppole. 

La posta alla beccaccia

Gli interventi non hanno riguardato solo la caccia illegale ai piccoli uccelli, ma anche la pratica vietata della «posta alla beccaccia», con un occhio di riguardo anche alle zone di ripopolamento e cattura e più in generale delle cosiddette aree rosse poste a tutela della fauna stanziale.

Tutti gli interventi di sequestro sono stati operati dalla Wwf in collaboraIone con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia provinciale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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