Bovezzo, metalli pesanti nel parco: indagini e bonifica in corso

Barbara Fenotti
Gli scavi propedeutici alla vasca volano hanno fatto emergere i superi. Bazzani: «Nessun pericolo»
Metalli pesanti nel terreno del parco - © www.giornaledibrescia.it
Metalli pesanti nel terreno del parco - © www.giornaledibrescia.it
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Ci risiamo: le opere pubbliche a Bovezzo fanno tornare alla luce metalli pesanti. Quello che era accaduto nel luglio del 2023 - nell’ambito della procedura ordinaria di indagine dell’area su cui sarebbe dovuto sorgere l’asilo nido -, si è ripetuto all’interno del parco urbano «Due aprile». Qui il Comune intende realizzare una vasca volano interrata con l’obiettivo di mitigare gli effetti del maltempo tramite la raccolta temporanea delle acque e il successivo rilascio in fossi, torrenti e fiumi.

La sorpresa

«Mentre era in corso l’indagine preliminare propedeutica all’opera - spiega l’assessore all’Urbanistica, Antonio Bazzani -, abbiamo rilevato dei leggeri superi di zinco, rame e piombo nella montagnetta che sporge dal terreno. Quindi è stata fatta una caratterizzazione del suolo per l’area interessata dal sedime della vasca. La zona è stata quindi recintata dal Comune».

A portare all’attenzione pubblica la questione è stata la consigliera Silvia Pesenti del gruppo di opposizione Centrodestra per Bovezzo, che ha presentato una interrogazione ad hoc in Consiglio comunale. Pesenti ha chiesto alla sindaca Sara Ghidoni e allo stesso Bazzani se questi metalli pesanti possano in qualsiasi modo avere conseguenze su chi frequenta il parco e se siano in programma delle indagini anche sul terreno attiguo. Bazzani ha premesso che la contaminazione «deriva da rimaneggiamenti del terreno, una situazione che negli anni passati era abbastanza consueta, così come constatato in occasione della costruzione dell’asilo nido: una volta si scavava per costruire e si portava la terra estratta altrove».

Pericolo scongiurato

Stando a quanto afferma l’assessore Bazzani non ci sarebbe alcun pericolo né per i frequentatori del parco «Due aprile», né per gli abitanti della zona.

«La contaminazione in questione non può influenzare la salubrità delle altre aree perché i composti rintracciati, esclusivamente nel primo e secondo metro dei tre indagati, non sono volatili - assicura l’assessore Bazzani -. Si tratta di materiali presenti nel sottosuolo, che non vengono trasferiti in altra sede e anche il tipo di terreno, essendo erboso, impedisce l’erosione e, quindi, il trasporto delle sostanze altrove. Abbiamo ragionevoli rassicurazioni che non ci siano contaminazioni al piano campagna, cioè dove si trovano le attività ricreative».

Ora il Comune procederà con ulteriori indagini e con la bonifica dell’area. Il costo dell’operazione ammonta a 256mila euro più Iva ed è inserito all’interno del quadro complessivo dei lavori per la vasca volano, che ha un valore di poco inferiore a 1 milione 100mila euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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