Borgo San Giacomo, 700mila per la chiesa: restauro quasi finito
Da tempo la chiesa parrocchiale intitolata a San Giacomo Maggiore aveva bisogno di cure. Ora l’intervento di restauro, iniziato lo scorso 8 aprile, dopo circa otto mesi è quasi giunto al termine. «Siamo ormai agli ultimi ritocchi – dice il parroco, don Fausto Mussinelli –, tra una decina di giorni il restauro della facciata e il rifacimento della copertura saranno ultimati. Tutto è andato per il meglio e, a parte un leggero ritardo dovuto alle frequenti piogge, i tempi previsti sono stati rispettati».
I lavori
Gli ultimi interventi sulla struttura risalivano agli anni Novanta, ma, a causa del tempo e di una manutenzione non continuativa, l’edificio necessitava di nuove ed improrogabili cure. «I lavori, affidati alla Gema Costruzioni srl, hanno riguardato il rifacimento dell’orditura del sottotetto, danneggiata dalle infiltrazioni di acqua – illustra don Fausto –. Nel rispetto dei più moderni criteri antisismici e con tecniche di fissaggio che garantiranno duratura nel tempo, sul tetto sono stati posizionati coppi in cotto antico, recuperando quelli in buono stato e sostituendo quelli ormai troppo deteriorati».
La facciata
Anche l’imponente facciata rivolta ad ovest è finita sotto i ferri: «In questo caso si è provveduto alla rimozione dell’intonaco, risalente a circa 40 anni fa, che non permetteva la traspirazione. Inoltre, è stata rimossa anche la vecchia zoccolatura di cemento nella parte inferiore della facciata». Gli interventi hanno dunque interessato l’esterno della struttura, ma sono propedeutici alla conservazione degli ambienti e delle opere custodite all’interno, danneggiati dall’assenza di un’adeguata protezione in grado di isolarli dall’umidità e dall’inesorabile incedere del tempo.
I costi
Il costo totale dell’imponente opera di restauro è di circa 700mila euro, una cifra importante. «Abbiamo avuto accesso all’8X1000 della Cei, da cui arriveranno 160mila euro. Altri 140mila verranno finanziati con il bando di Fondazione Cariplo». Come sempre in questi casi è fondamentale il coinvolgimento della popolazione: «Anche la comunità gabianese ha dato un importante contributo, consentendo di raccogliere, ad oggi, circa 180mila euro. La parte rimanente verrà saldata dalla parrocchia con un mutuo», ha concluso don Fausto.
Ma non ci sono stati solo sostegni economici: anche l’Amministrazione comunale ha voluto aiutare la parrocchia concedendo ad uso gratuito lo spazio intorno alla chiesa parrocchiale dove sono stati installati i ponteggi per consentire lo svolgimento dei lavori. Una concessione dal valore non di poco, che si aggira attorno ai 18mila euro.
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