Blackout in Spagna, Sanchez: «Si indaga sulle cause»

«Non è mai accaduta la scomparsa improvvisa di 15 gigawatt di potenza in un periodo così breve, che ha provocato una caduta allo zero del sistema elettrico» nella penisola iberica. Lo ha spiegato il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez nel nuovo aggiornamento sulla situazione alla rete elettrica, che è stata ripristinata al 90%.
Cause ancora ignote
Sanchez ha confermato che gli «specialisti» continuano a indagare le cause «ancora da determinare» del blackout ed ha ribadito che non si «esclude nessuna ipotesi, nessuna possibilità» sull'origine di una situazione «senza precedenti». Il premier ha segnalato che «l'obiettivo nelle prossime ore è ripristinare tutto il servizio» elettrico sul territorio iberico entro domani, grazie a «tre leve: le connessioni con la Francia e il Marocco», Paesi che ha nuovamente ringraziato per l'aiuto all'approvvigionamento di elettricità. Le centrali elettriche di ciclo combinato e quelle idroelettriche, tornate in funzione.
Esta noche he acudido de nuevo a la sede central de Red Eléctrica.
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) April 28, 2025
Será una noche larga. Estamos trabajando sin descanso para restablecer el suministro.
Gracias a todos los trabajadores que están volcados en recuperar la normalidad. pic.twitter.com/bXP9o0uGL5
Almeno otto regioni spagnole – Andalusia, Comunità di Madrid, Castiglia-La Mancia, Estremadura, Galizia, La Rioja, Murcia e Comunità Valenziana – hanno stabilito il livello 3 di Protezione Civile, con la dichiarazione di emergenza di interesse nazionale perché l'esecutivo centrale coordini la risposta, ha confermato il premier. Sanchez ha inoltre assicurato che la sicurezza è stata rafforzata su tutto il territorio nazionale, per cui «i cittadini possono e devono stare tranquilli». E ha chiesto ai lavoratori dei servizi non essenziali di dare priorità alla sicurezza e, in caso di problemi per raggiungere i posti di lavoro, di restare in casa, se hanno ricevuto istruzioni in tal senso.
Caos trasporti

Quanto ai trasporti, il premier ha informato che dei 6.000 voli programmati ieri in Spagna, 344 sono stati cancellati, secondo quanto riportato dall'ente di gestione aeroportuale Aena. Mentre sulle strade è tornata la normalità. Il principale problema continuano a essere i trasporti ferroviari, dove sono stati soccorsi circa 35.000 passeggeri e restano da evacuare quelli di11 treni, bloccati in zone meno accessibili.
Nel ringraziare il lavoro dei sanitari, funzionari, militari e associazioni mobilitate per l'emergenza, Pedro Sanchez ha assicurato che «dal primo momento sono state mobilitate tutte le risorse» e che il Consiglio dei ministri approverà oggi un decreto per «liberare tre giorni di riserve strategiche di prodotti petroliferi», anche se non ci sono segnali di mancanza di rifornimento nei distributori di benzina.
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