BioHub, isole galleggianti per le specie rare delle Torbiere

Veronica Massussi
Con il progetto si approfondirà anche lo studio idrologico per una conoscenza dei livelli ottimali dell’acqua che garantiscano la nidificazione degli uccelli
Torbiere del Sebino - Foto Vale98 / Zoom © www.giornaledibrescia.it
Torbiere del Sebino - Foto Vale98 / Zoom © www.giornaledibrescia.it
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Con l’arrivo della primavera, prendono il via le attività del Progetto BioHub Torbiere, un progetto multidisciplinare che coinvolge professionisti, scuole, associazioni, volontari e il personale dell’Ente in un percorso di ricerca e formazione all’insegna della scoperta della biodiversità.

«Il progetto, avviato formalmente nell’agosto dell’anno scorso, entra ora nel vivo con azioni concrete sul territorio – spiega il direttore –. Siamo felici di renderlo partecipativo e condiviso, perché solo insieme possiamo tutelare e valorizzare la biodiversità della Riserva Naturale. Ci aspettano mesi intensi, ricchi di scoperte scientifiche e attività didattiche».

Biohub, finanziato dal Cnr per 167mila euro e dall’Unione Europea, si è classificato secondo in Italia su oltre sessanta progetti. Sei professionisti, tra cui i tre del comitato tecnico scientifico, il botanico, l’ornitologo e l’ittiologo, saranno affiancati da altri specialisti, un entomologo, un erpetologo e un idrobiologo, per studiare ancora più a fondo la Riserva.

La ricerca

Con il Biohub si approfondirà lo studio idrologico per una conoscenza dei livelli ottimali dell’acqua che garantiscano la nidificazione delle specie avifaunistiche, sarà effettuato un primo studio sulla presenza dei chirotteri, i pipistrelli, saranno aggiornati i dati sulla distribuzione e l’abbondanza dell’erpetofauna, nello specifico la Rana di Lataste e il Tritone crestato italiano, in più si censirà l’odonatofauna, le libellule e i coleotteri. Si amplieranno quindi e integreranno le conoscenze solo abbozzate fino ad oggi per rendersi conto di quanto sia importante, a livello ambientale, la Riserva a metà tra lago e pianura. Ancora: un’altra parte di fondi, 24 mila euro, sarà destinata al ripristino della biodiversità. «Per il ripristino ambientale, saranno istallate isole galleggianti per ricreare aree di rifugio e nidificazione di specie considerate rare e localizzate e riattivate le “praterie magre da fieno, a bassa altitudine”, in un’area di circa 1500 metriquadrati», continua il direttore Della Torre.

La divulgazione

Una voce del Biohub, quantificata in 50mila euro, è dedicata alla condivisione dei risultati, educazione e divulgazione nelle scuole. Al proposito l’Ente ha organizzato anche quest’anno le «Settimane verdi», un’occasione per tutti i bambini dai sei agli 11 anni. I periodi di campus vanno dal 9 al 13 giugno e dal 16 al 20 giugno. Durante queste settimane i bambini vivranno un’avventura da naturalisti, esplorando la Riserva e imparando sul campo cosa significa monitorare la natura, raccogliere dati e prendersi cura dell’ambiente.

Per informazioni e prenotazioni, contattare Associazione Idea all’indirizzo education@ideainrete.net o al numero 393 0837918.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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