Tombe esumate dei bimbi mai nati: si va a processo

Due funzionarie del Comune di Brescia sono accusate di violazione dei sepolcri e vilipendio delle tombe al Vantiniano: l’udienza è stata fissata al 30 maggio
L'area del Vantiniano dedicata ai bimbi mai nati, prima delle esumazioni - 
Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'area del Vantiniano dedicata ai bimbi mai nati, prima delle esumazioni - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La richiesta di ulteriori scavi al Vantiniano cade nel vuoto, e viene meno anche l’accordo sul risarcimento. Le due imputate chiedono ed ottengono la possibilità di chiudere la vicenda giudiziaria attraverso il processo abbreviato.

L’accusa

Per definire la loro posizione le due funzionarie del Comune di Brescia, difese dagli avvocati Luigi Frattini e Michele Bontempi, accusate di violazione dei sepolcri e vilipendio delle tombe in relazione ai tempi e ai modi degli avvisi alle famiglie sulle imminenti rimozioni e sulle modalità con cui sono state compiute le operazioni di esumazione dei sepolcri di bimbi mai nati, morti di parto o pochi giorni dopo essere nati dovranno aspettare il 30 maggio, giorno in cui il gup Gaia Sorrentino ha aggiornato l’udienza preliminare.

In quell’occasione in aula anche le undici famiglie, che si sono costituite parti civili. Dal processo resta fuori il Comune di Brescia che non è stato chiamato in qualità di responsabile civile.

La sentenza è in programma per l’autunno. Il giudice dell’udienza preliminare ha fissato udienza anche il 26 settembre per l’intervento delle difese, la camera di consiglio e la decisione. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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