Bilancio di fine anno, Castelletti: «Prende sempre più forma la Brescia europea»
L’attesa del progetto firmato dall’architetto Chipperfield per il teatro romano, le ruspe all’interno del sito industriale Caffaro dopo decenni di attesa, il via ai cantieri per realizzare la prima linea del tram, la vocazione sportiva di Sanpolino e l’allargamento del ventaglio dei servizi.
Al teatro Borsoni
La sindaca Laura Castelletti ha scelto il teatro Borsoni per tracciare, nella consueta conferenza stampa di fine anno, l’affresco della città del 2025 tra progetti in partenza e sfide da costruire nel segno della partecipazione e della collaborazione.
Un incontro che – ha chiarito Castelletti – non è solo «di forma ma anche di sostanza», come le prospettive e gli obiettivi di una Brescia europea «che sta prendendo sempre più forma», ma che ha ancora un percorso da compiere. Oltre al progetto dell’ascensore in Castello (che arriverà in Consiglio comunale a gennaio) e al via del percorso per l’Agenda urbana 2050 (propedeutico alla realizzazione del Pgt), l’anno alle porte sarà anche centrale per lavorare su progettualità condivise con Provincia e Regione, a partire dal possibile «sconfinamento» di metro o tram verso i Comuni dell’hinterland, un tema che – ha assicurato la sindaca – «sarà al centro delle prossime riunioni della Giunta dei sindaci».
Dossier
Quattro, in particolare, i dossier sui quali bisognerà porre l’attenzione a partire da gennaio, grattacapi che Castelletti non nega ma che è intenzionata ad affrontare di petto. Il primo è l’emergenza casa, sulla quale - ha detto - «serve un ulteriore sforzo: in primavera presenteremo insieme a Campus edilizia un Piano casa, ma il Comune non fa l’immobiliarista».
Il secondo fronte è quello dei rifiuti: «Il fuori cassonetto è aumentato del 30% dopo l’addio ai green box e nel 2025 va raggiunta una decisione sul metodo, senza rimandare». Quindi, l’affair Cittadella dell’Innovazione: «Noi ci siamo, il Comune non si sottrae, ma serve fare sistema e non c’è più tempo da perdere».
Infine, il problema dei minori stranieri non accompagnati e dei senzatetto, «nervi scoperti che non può affrontare la Loggia da sola, ma per i quali servono alleati locali e nazionali».
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