A Berzo Inferiore c’è un’Accademia per salvare l’arte del ferro
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Mani annerite, viso scottato, braccia forti e carattere deciso: sono alcune delle caratteristiche dei maister, i fabbri che, fino a qualche anno fa, riempivano le officine della «valle dei magli», tra Bienno e Berzo Inferiore. Qualche officina, in zona, è rimasta, sia per continuare a lavorarvi, sia, soprattutto, per promuovere l’arte antica della ferrarezza. Ma i maister stanno purtroppo scomparendo.
Sedici allievi all’anno
Il rischio è di perdere quel prezioso sapere e quell’esperienza artigiana che hanno reso la Valgrigna conosciuta un po’ ovunque. È per questo che, un paio di anni fa, è nata Officina Fabre ed è per questo che, nel 2024, è di conseguenza arrivata l’Accademia del ferro, ambizioso progetto per formare i nuovi maister del futuro. Tra Bienno e Berzo la specialità era la realizzazione di zappe – se ne producevano oltre trecento tipi, un tempo – e ora è arrivata l’ora di non lasciare scappare del tutto questa sapienza.
Officine Fabre mira a mantenere viva la memoria e la tradizione del mondo del ferro e della forgiatura e l’attività centrale è proprio l’accademia. Sono previsti due corsi all’anno, uno in primavera e uno in autunno, riservati a otto allievi per gruppo e articolati su nove moduli da due giorni ciascuno, per un totale di diciotto giornate, oltre a sessioni applicative e pratica, in una sorta di formazione post-universitaria che rilascia certificazioni spendibili a livello europeo.
Fra tecnica e tradizioni
I maister moderni dovranno saper padroneggiare la tecnica dell’arte fabbrile, ma anche collaborare, gestire il lavoro e il gruppo, confrontarsi su temi diversi e affrontare le sfide di una professione antica ma da innovare. La sede di Officina Fabre è nel maglio di San Tomaso a Berzo Inferiore, messo a disposizione dalla famiglia Pedretti, una dei custodi di questo patrimonio strumentale e di conoscenza. I fondatori sono Carlo Pedretti, Flavia Mora e Stefania Riboli, con direttrice Franca Mazzoli, che coordinerà designer e docenti.

«Officina Fabre è un luogo iconico, originario del 1500 – spiega Pedretti –, dove si può studiare, sperimentare, modellare la materia prima e il suo impiego, fare attività laboratoriali, organizzare incontri, esposizioni e rappresentazioni. Il nostro scopo è far nascere nuovi giovani imprenditori, capaci di leggere le esigenze del mercato, fare squadra e coltivare un sano senso di appartenenza a un mestiere senza tempo. Vorremmo che qui si coniugasse la tradizione della materia all’arte fabbrile e all’innovazione del design, formando i giovani a una vera e propria arte». Per informazioni e iscrizioni: www.officinafabre.it.
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