Bene i conti dei Comuni e il fotovoltaico, male i redditi: la provincia di Brescia secondo Anci

Il volume «I Comuni della Lombardia 2024» analizza i Municipi della provincia secondo i parametri Istituzioni, Finanza, Economia, Territorio e Società
Brescia dall'alto - © www.giornaledibrescia.it
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Prima in Lombardia per potenza installata di impianti fotovoltaici, solida dal punto di vista dell’autonomia finanziaria dei Comuni e sul fronte imprenditoriale ma indietro sotto il punto di vista del reddito medio pro capite.

È uno scenario complesso e sfaccettato quello che emerge della provincia di Brescia nel volume «I Comuni della Lombardia 2024», realizzato in collaborazione tra Anci Lombardia e l’Istituto per la finanza e l’economia locale-Fondazione Anci (Ifel).

L’ottava edizione del rapporto «illustra le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei Municipi lombardi - si legge nell’introduzione -. L’obiettivo è quello di fornire un agile strumento di lavoro a quanti si interrogano sui caratteri e i cambiamenti in atto nei Comuni, universo locale in continua evoluzione che rappresenta l’elemento unificatore in cui i cittadini si trovano, il luogo dove vivono la propria quotidianità, l’istituzione più vicina alla quale si rivolgono per una risposta a bisogni, difficoltà e voglia di partecipazione».

Gli indicatori

Sono cinque le macroaree analizzate nel volume, ciascuna delle quali presenta delle specifiche sottosezioni.

Istituzioni

Si parte dall’analisi delle istituzioni, con la provincia di Brescia (205 Comuni, per il 65,9% piccoli cioè sotto i 5mila abitanti e 1.257.326 persone residenti a fine 2023) che è ben sotto la media lombarda per numero di sindaci donna, 15,8% a fronte di un dato regionale del 18,4%. Solo 10 su 205 sono invece i primi cittadini sotto i 35 anni di età.

Finanza

Dal punto di vista finanziario invece lo scenario è più roseo con un’autonomia finanziaria che sfiora l’80% (79,9%, dato riferito al 2021 tenendo conto anche delle entrate per i Rifiuti solidi urbani) e pone il Bresciano al primo posto in regione.

È quindi quinta per entrate tributarie (367,1 euro pro capite), seconda per extratributarie (269,6) e terza per entrate correnti (829,9). Ovviamente nelle classifiche spicca sempre Milano. Il Bresciano è invece a metà classifica per trasferimenti pro capite (360,3 pro capite) e terzo per spesa dei Comuni (871,6 euro pro capite).

Economia

Sul fronte economico la provincia è seconda per numero di imprese attive con 105.790 realtà (dato a fine 2022), in calo ma solamente dello 0,3% sull’anno precedente (-0,2% la media regionale).

Il primario pesa per il 28,8%, l’industria per il 62,9% e i servizi solo per l’8,3%. Il reddito imponibile 2021 è invece di 19 miliardi (secondo dato lombardo), pari però solamente a 26.736 a persona (media regionale di 29.787), cifra che vale il settimo posto.

Territorio

Parlando di territorio e tralasciando le caratteristiche morfologiche, il Bresciano si caratterizza per una motorizzazione in linea con la media lombarda (65,8% a fronte di una media del 63,1%).

La potenza installata di impianti fotovoltaici è di 659 MW, principalmente nella Bassa e nell’Ovest, prima in Lombardia come totale (3.150 MW) ma lontana dalla vetta per quanto riguarda i KW per chilometro quadrato (137,8).

Società

Ultimo capitolo quello relativo alla società: il dato più significativo è il decremento della popolazione, -3,35 ogni mille abitanti, comunque il parametro migliore della regione. In merito al tasso migratorio invece il Bresciano è quinto in Lombardia e la popolazione straniera è di 150.383 persone, il 12% del totale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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