Basta veleni: «Interventi rapidi e decisi contro le polveri sottili»
Si sono dati appuntamento davanti alla centralina del Villaggio Sereno per informare e chiedere interventi decisi per abbassare le polveri sottili nell’aria. Una ventina di attivisti, dati alla mano, ieri pomeriggio, ha partecipato al «Flash smog» organizzato dalla rete Basta Veleni.
La situazione
Con un picco di 56 giorni di superamento dei limiti di Pm10 nel 2024, ben al di sopra del massimo consentito dalla legge di 35 giorni annui, la città si trova in una situazione di infrazione. Questo assume contorni ancor più critici se si considera che l’Unione Europea ha già stabilito un ulteriore abbassamento a 18 giorni annui.
«Il problema dell’aria è evidente – ha detto Cesare Giovanardi del Tavolo Basta Veleni – e non si fa abbastanza a livello comunale e regionale». Ha quindi ribadito la necessità di azioni più incisive e investimenti mirati per tutelare la salute pubblica e migliorare la qualità dell’aria nella città. La risposta delle istituzioni locali per gli attivisti è insufficiente e ne è la prova, hanno sottolineato, il bilancio preventivo del Comune di Brescia per il periodo 2025-2027 che non prevede alcuna spesa per interventi destinati a migliorare la qualità dell’aria.
Presente alla manifestazione anche Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia: «Ogni anno siamo costretti a commentare dati inaccettabili per quanto riguarda l’inquinamento. La situazione difficilmente potrà cambiare finché chi ha il dovere di decidere e intervenire, in primo luogo la Regione, non avrà il coraggio di compiere le scelte necessarie per la tutela della salute dei cittadini».
Oltre i limiti
I manifestanti hanno sottolineato la grave situazione dell’aria bresciana rilevata dalle centraline fisse del Broletto, Villaggio Sereno, via Tartaglia, sul ring, e San Polo (non ancora attiva per la rilevazione di Pm10). A Brescia, i dati nel 2024 evidenziano un quadro complesso: se da un lato la media annua di Pm10 è risultata più bassa rispetto agli anni precedenti, con un valore medio di 28,2 microgrammi per metro cubo, grazie alle abbondanti piogge cadute che hanno contribuito a «lavare» l’aria, dall’altro il numero di giornate di superamento del limite giornaliero di 50 µg/m³, di 56 giorni ha avuto un picco di 70 giorni di superi rilevati dalla centralina di Rezzato.
Entrambe ben oltre il limite di 35 previsto e in peggioramento rispetto al 2023 che presentava «una media di 34 giorni» come riportato da Giovanardi che ha evidenziato l’urgenza di interventi importanti.
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