Bagolino, addio al liutaio Claudio Orsi

Si è spento mercoledì, a novant’anni, Claudio Orsi, il più illustre liutaio della Valle del Chiese. Claudio, classe 1934, aveva dato continuità alla costruzione di strumenti musicali ad arco, una grande tradizione bagossa dato che questi strumenti sono usati per i festeggiamenti del famoso Carnevale.

In famiglia

Poco più che ventenne Orsi apprese i primi rudimenti di questa nobile arte dal padre Antonio e dallo zio Attilio Buccio e costruì il suo primo violino. Negli anni della giovinezza e della maturità svolse molti mestieri: da quello di fornaio al muratore, ma le sue passioni sono sempre state unicamente l’agricoltura e la musica. Provetto suonatore, dopo alcune prove giovanili, a partire dagli anni Ottanta si dedicò alla costruzione di strumenti ad arco.

Portatore di una tecnica popolare - eseguita con attrezzature «povere» e con elementi che appartenevano al territorio -, nel corso degli anni ha saputo affinare le proprie abilità, tanto da diventare un provetto liutaio. Partendo dal legno grezzo della vallata - acero per il fondo e le fasce e abete per la tavola armonica - realizzava lo strumento finito, creando personalmente piroli, manico e tastiera.

Claudio Orsi dava vita a violini, viole, violoncelli «bassetti» nel piccolo laboratorio, adiacente il garage della propria abitazione, posta in prossimità del lago d’Idro, nella piana del Caffaro. All’amore per la liuteria univa quello per la propria terra: svestiti i panni dell’artista-artigiano, ancora fino a pochi anni fa, indossava quelli di coltivatore: ha posseduto l’ultima vacca da latte della zona del Caffaro.

È forse un segno che Claudio si sia spento nel periodo di carnevale, quando i suoi strumenti vengono utilizzati dagli abili suonatori di Bagolino e Ponte Caffaro. Le esequie saranno celebrate questa mattina alle 10 nella parrocchiale di S. Giuseppe a Ponte Caffaro.