Baby gang, la sindaca: «Bovezzo non è il bronx, serve però fare rete»
Riportiamo integralmente la lettera della sindaca di Bovezzo Sara Guidoni dopo il pestaggio di una baby gang ai danni di alcuni minorenni avvenuto martedì sera.
Questo il testo e qui la lettera pubblica indirizzata alla sindaca del papà di uno degli aggrediti.
Care cittadine e cari cittadini, dalle notizie circolate sui social e sulle testate giornalistiche siete venuti a conoscenza di un fatto di cronaca gravissimo avvenuto nella nostra bella Bovezzo: un pestaggio ignobile contro un ragazzo. Ho contattato immediatamente i genitori portando la solidarietà di tutta la comunità bovezzese e sto provvedendo a proporre loro un supporto psicologico. Atti del genere non dovrebbero mai accadere e siamo vicini al ragazzo e alla sua famiglia. Vorrei che sentissero appieno l’affetto di tutti.
Le forze dell’ordine, come sempre, sono intervenute in maniera tempestiva e qui ringrazio la Polizia locale e l’Arma dei carabinieri stazione di Nave non solo per l’intervento dell’altra sera, ma per il lavoro che da anni, con l’Amministrazione comunale, l’oratorio e la scuola, stanno portando avanti per contrastare il fenomeno del disagio giovanile. L’impegno deve partire dalla prevenzione: l’Amministrazione comunale ha finanziato, con deliberazione di giunta comunale n° 76 del 24/04/24, sostenendo la Parrocchia con un contributo di 8000 euro, il progetto educativo «Oltre la siepe», che prevede la presenza di un educatore di strada nelle ore serali presso l’oratorio e per le strade di Bovezzo, per contrastare i fenomeni di disagio e facilitare l’integrazione di tutti. Auspichiamo che il Parroco provveda celermente a quanto da tempo deciso e che questa fondamentale figura sia punto di riferimento da subito per tutti i ragazzi.
Ci tengo però a rimarcare che Bovezzo non è il Bronx e che ogni episodio che vada a ledere la tranquillità della nostra comunità sarà perseguito con forza. Confermiamo come sempre il nostro pieno e incondizionato sostegno alle Forze dell’ordine, che stanno indagando su questo increscioso fatto e invitiamo tutti a fornire informazioni utili per accelerare le indagini. Le numerose telecamere poste sul territorio stanno aiutando gli inquirenti e si confermano presidi indispensabili per la sicurezza del paese.
Tutto questo però non basta: è necessario fare rete, non solo tra Comune e Forze dell’Ordine, ma anche come comunità. Tutti abbiamo una responsabilità educativa nei confronti dei nostri giovani, in primis le famiglie: è sempre stato così e sempre deve essere così. Le Istituzioni ci sono, non da oggi, ma costantemente con impegno e spirito di servizio.
La sindaca Sara Ghidoni
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