Baby gang a Bovezzo, la lettera del papà di uno dei ragazzi aggrediti

La Redazione Web
L’uomo ha scritto pubblicamente alla sindaca Sara Guidoni: «Le chiedo di intervenire con urgenza in una situazione degradata»
L'area in via Prati dove sarebbe avvenuto il pestaggio a Bovezzo - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'area in via Prati dove sarebbe avvenuto il pestaggio a Bovezzo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Riportiamo integralmente la lettera alla sindaca di Bovezzo Sara Guidoni scritta dal papà di uno dei ragazzi aggrediti martedì sera a Bovezzo nel pestaggio ad opera di quella che sembra una baby gang. 

Questo il testo della lettera e qui la lettera aperta scritta dalla sindaca. 

Gent.ma sindaca,

sono un cittadino residente nel Comune di Bovezzo. Le scrivo per segnalarLe l’ultimo di una lunga serie di eventi incresciosi simili che minano la sicurezza del nostro Comune impedendo il normale vivere civile. Martedì 11 giugno, tre ragazzi, tra i quali era presente mio figlio, sono stati brutalmente aggrediti da una banda di giovani malfattori senza alcun motivo apparente. Gli aggrediti hanno riportato ferite e sono stati medicati presso i pronto soccorso degli ospedali limitrofi.

Mi permetto, prima di procedere oltre, di elogiare il rapido intervento delle forze dell’ordine e del servizio sanitario, una volta avvisati. Ovviamente continuerò a supportare le forze dell’ordine nelle indagini per identificare i malfattori. È chiaro che un intervento seppur celere ex-post non è in grado di prevenire situazioni di questo tipo, che si configurano come una forma di degrado urbano e, per tale motivo, posso dire senza nessuna possibilità di essere smentito, che il Comune di Bovezzo è divenuto negli ultimi mesi un’area degradata.

Entrando nel merito della banda (o delle bande), questa si aggira, indisturbata e senza alcun intervento preventivo di vigilanza, nell’area tra l’oratorio, il parco 2 Aprile e i parchi urbani del nostro Comune. Sembrerebbe composta da individui noti alle forze dell’ordine, probabilmente minorenni, in prevalenza di nazionalità straniera, parzialmente sembrerebbero provenienti da comuni limitrofi e parzialmente residenti nel locale comune di Bovezzo.

Questi aggrediscono in gruppo, a volte a volto scoperto, a volte travisati, le persone che si aggirano in quell’area, che rappresenta il cuore pulsante della comunità locale.

È chiaro che è necessario un intervento urgente, pertanto Le chiedo di emettere al più presto un’Ordinanza Sindacale in cui ordini: la chiusura di tutti i parchi urbani dopo le ore 19; la chiusura dell’oratorio dopo le ore 19; il divieto di somministrazione di cibo e bevande da asporto dopo le ore 19; il divieto di organizzare manifestazioni pubbliche o feste dopo le 19; il divieto di circolazione di minori non accompagnati durante tutta la giornata.

Le chiedo di mantenere in vigore questa ordinanza urgente fino a che non saranno intraprese azioni opportune di medio/lungo termine. Mi rendo disponibile in tal senso a metterLa in contatto con aziende locali che si occupano di sicurezza fisica e cyber e che collaborano già con altre amministrazioni pubbliche in modo da elaborare un piano di lavoro opportuno.

Mi rendo disponibile, inoltre, a relazionare oralmente il fenomeno alla Sua persona e al Consiglio Comunale tutto, in modo da consentire un’azione condivisa fra maggioranza e opposizione, in quanto la sicurezza delle persone è un bene comune necessario a tutti per propedeutico alla vita civile, non è associato a una specifica parte politica e auspico, pertanto, una condivisione all’unanimità della linea d’azione che sarà perseguita.

Le chiedo di condividere la sua strategia d’azione con il Prefetto, in un’ottica di collaborazione e condivisione delle informazioni e delle risorse.

Sarà mia cura chiedere udienza al Prefetto per comunicare tutte le informazioni in mio possesso e per mettermi a disposizione per quanto nelle mie capacità. Procederò, inoltre, ad informare alcuni rappresentanti locali nel Parlamento Italiano in modo che possano riferire direttamente al Ministro.

Mi premurerò, inoltre, operare per la costituzione di un comitato per l’ordine e la sicurezza, che, nel caso in cui l’Amministrazione pubblica mostri un’inerzia eccessiva, sopperisca istituendo un servizio di vigilanza privata armata, sempre restando all’interno del perimetro della legge dello Stato Italiano.

Confidando in una sua pronta ed efficace azione, colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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