Avvocati di Brescia: «Con il pacchetto sicurezza a rischio i diritti»
È culminata nell’assemblea che si è tenuta nell’aula Panettieri del Palagiustizia la tre giorni di mobilitazione che gli avvocati bresciani hanno indetto contro il cosiddetto «pacchetto sicurezza» in via di approvazione dal Governo.
L’astensione dalle udienze
Anche a Brescia la partecipazione all’astensione delle udienze è stata alta. Come alta è stata la presenza di penalisti all’assemblea che si è celebrata in mattinata per discutere gli effetti che le nuove misure potrebbero avere sul sistema giudiziario e sui diritti fondamentali.
Gli avvocati bresciani temono che queste riforme possano minare i principi di garanzia e di difesa dell’imputato, andando a influenzare il diritto a un giusto processo.
I timori
In particolare criticano le modifiche riguardanti la custodia cautelare e le nuove norme per i reati contro l’ordine pubblico. Secondo l’Unione delle Camere Penali queste misure rischiano di favorire un aumento della repressione, limitando i diritti e la libertà personale.
A questo si aggiunge la preoccupazione per la compressione dei tempi di giudizio e il rafforzamento delle misure di custodia cautelare, elementi che potrebbero tradursi in una giustizia più rigida e meno garantista.
«Le misure che il governo si appresta a introdurre con il pacchetto sicurezza rappresentano una minaccia ai principi di difesa e giustizia equa su cui si fonda il nostro sistema. L’indipendenza e l’autonomia della difesa – si legge nella nota dell’Ucpi – sono pilastri di una democrazia avanzata, e nessuna riforma che si propone di tutelare la sicurezza dovrebbe scardinare questi valori fondamentali».
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