CronacaBassa

Bandiera dell’Avis, Calvisano piange il cavaliere Sergio Candrina

Marco Zanetti
Sarà celebrato lunedì 14 ottobre il funerale dell’83enne, presidente onorario dell’associazione
Morto Sergio Candrina, una vita per l'Avis - © www.giornaledibrescia.it
Morto Sergio Candrina, una vita per l'Avis - © www.giornaledibrescia.it
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Una bandiera dell’Avis: si è spento venerdì a 83 anni Sergio Candrina. Tutta Calvisano piange un uomo magnanimo. «Ho donato quanto la natura mi ha concesso: ho dato una piccola parte di me per il bene degli altri». Anche a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, basti questa sua breve frase per capire l’amore che nutriva per il prossimo e l’autentica devozione all’associazione. Non a caso era stato nominato presidente onorario della sezione locale, dopo esserne stato al timone per diverso tempo.

Tra le varie iniziative, sotto il suo mandato spicca lo storico gemellaggio stipulato nel ‘77 con i colleghi veneti di Fossalta di Piave, oltre alla costituzione del gruppo ciclistico Avis Acciaierie di Calvi­sano e la nascita della Festa del donatore (1980) con la tradizionale «biciata» per il territorio, a cui lui partecipava con entusiasmo. Sempre legato al mondo avisino, in passato aveva ricoperto il ruolo di consigliere nel direttivo provinciale e regionale del sodalizio.

Da qui si spiega anche il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica ricevuta nel 2001. Ma non ingannino i ruoli istituzionali e i titoli prestigiosi: nel quotidiano l’uomo non si è mai montato la testa, conservando anzi un profilo basso e il carattere alla mano che lo contraddistingueva, sempre propenso al sorriso e spesso e volentieri giocoso. Quando però si parlava dell’Avis assumeva una postura a metà tra orgoglio e riconoscenza, divenendo una figura da cui inevitabilmente prendere esempio, come già veniva facile alle figlie Catia, Lidia e Cinzia.

Il ricordo

Nel giorno del dolore, il sindaco esprime il cordoglio a nome della comunità: «Tenace, generoso e altruista, Sergio ha contribuito a scrivere un pezzo di storia della nostro paese e non solo – dice commosso Angelo Formentini –. Personalmente ho un ricordo affettuoso di lunga data che mi lega, maturato poi durante l’esperienza amministrativa: la sua assenza si farà sentire come padre, amico nonché come rappresentante del volontariato». Il funerale sarà celebrato domani alle 10 nella chiesa parrocchiale della «sua» Malpaga.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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