Avis: calano donatori e sacche totali, ma il plasma aumenta del 24,5%

In calo il numero totale di sacche raccolte e i nuovi donatori rispetto al 2023, ma segno positivo per quanto riguarda il plasma. È quanto emerge dal bilancio dell’attività del 2024 dell’Avis provinciale di Brescia, che ieri durante la 62ª assemblea ha anche rinnovato il proprio consiglio direttivo, incaricato nei prossimi giorni di eleggere il nuovo presidente. Nel complesso la sezione provinciale dell’Associazione volontari italiani del sangue conta oggi 37.496 soci, di cui donatori attivi 35.500. Nel 2023 quelli attivi erano 36.084.
I dati
In totale lo scorso anno le sacche raccolte, tra sangue intero, plasma e multicomponent, sono state 61.300, il 3% in meno del 2023, quando furono 63.177. La raccolta di sangue intero è arrivata a 54.840 sacche, contro le 57.630 dell’anno precedente (-4,8%). Passate da 1.551 a 1.484, infine, le donazioni multicomponent (-4,3%). Nel 2024 si è registrata anche una diminuzione dei nuovi donatori, 6.028 contro i 6.398 del 2023 (-5,7%).
Dati che, secondo il presidente uscente Gabriele Pagliarini, sono però «apparentemente» negativi: «Nel 2024 sono intervenuti due accadimenti che hanno contribuito a questo risultato: la chiusura temporanea dell’unità di raccolta di Montichiari, per ristrutturazione, e i lavori per il rifacimento del vecchio ospedale di Gardone Val Trompia, nel quale è collocato il centro di raccolta Avis».
Fondamentale è stata la collaborazione delle 102 sezioni comunali, tanto che a metà anno comunque era stata raggiunta e superata l’autosufficienza per il sangue intero. Così è stata attuata una politica di rallentamento della raccolta, che all’inizio di quest’anno ha dovuto essere incrementata.
Segno positivo
Una buona notizia arriva dalla raccolta del plasma: qui l’aumento di sacche raccolte è stato del 24,5%, dalle 3.996 del 2023 alle 4.976 dello scorso anno.
«È il segno che i nostri appelli non sono caduti nel vuoto – ha detto Pagliarini –. L’obiettivo è continuare su questa lunghezza d’onda per arrivare all’autosufficienza quanto prima, anche se proprio in questi giorni il Centro nazionale sangue ha evidenziato in tutto il paese un rallentamento».
Oggi in Italia per rispondere alle richieste di farmaci plasmaderivati occorre ancora acquistare dall’estero. Una questione cara ad Avis, come ha ricordato il presidente nazionale, Gianpietro Briola: «Abbiamo fatto una serie di campagne che aiutassero ad avvicinarci all’autosufficienza nella produzione a livello nazionale di farmaci plasmoderivati. Nel 2024 abbiamo superato per la prima volta i 900mila chili di plasma conferiti all’industria: per essere autosufficienti dobbiamo arrivare a un milione e 300mila».
Le convenzioni
In generale nel 2024 per la gestione delle donazioni di sangue e plasma fondamentale è stata la stipula delle convenzioni con le Asst Spedali Civili, Franciacorta e Garda. Con quest’ultima è stato siglato l’accordo per l’attivazione della nuova sede di Cunettone (Salò), inaugurata a inizio marzo.
Il 2024 è stato anche anno di ristrutturazioni. Oltre alla già citata sede di Montichiari, i lavori hanno interessato anche quella di Rodengo Saiano e quella provinciale di piazzetta Avis a Brescia. Qui l’associazione ha riscattato il diritto di superficie e acquisito la piena proprietà del terreno su cui nasce la sede, «grazie – ha spiegato Pagliarini – al supporto e alla disponibilità del vicesindaco di Brescia, Federico Manzoni. Ora è in corso un intervento di ristrutturazione ed efficientemente energetico grazie al Bonus 110%».
Attività

Novità del 2024 sono stati anche il rafforzamento del legame con il Sesto stormo dell’Aeronautica militare, che ha costituito un nutrito gruppo di donatori, e il reclutamento di nuovi donatori tra i reparti della Guardia di Finanza.
Molte poi le attività per la cittadinanza, anche in collaborazione con altre associazioni di donatori quali Ail, Admo e Aido, i cui rappresentanti sono intervenuti ieri per salutare il presidente uscente Pagliarini. Infine le varie attività del Gruppo giovani e quelle per gli studenti, con il progetto scuola che ha coinvolto nel 2024 oltre 12mila bambini e ragazzi. «L’auspicio di un Avis sempre giovane e dinamica sembra poter avere solide basi», ha concluso Pagliarini, a cui il presidente nazionale Briola ha reso omaggio: «Lo ringrazio per il lavoro di valorizzazione dell’associazione fatto in questi anni».
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