Autostrada Valtrompia, ultimatum all’Anas: «In tribunale se non si accelera»
Un nuovo tentativo per smuovere acque divenute insopportabilmente stagnanti. Una mossa più «brusca» delle precedenti per provare ad uscire da un pantano in cui il sistema Brescia è costretto a languire non per colpa sua.
La palude metaforica è quella del cantiere per l’autostrada della Valtrompia, quell’infrastruttura di cui da decenni si parla e che fatica tremendamente a passare dai progetti ai chilometri di asfalto messi a terra. Di qui l’iniziativa di tredici associazioni di categoria, rappresentanti della quasi totalità del mondo economico bresciano, che passano all’attacco e inviano un ultimatum all’Anas: «O i lavori accelerano entro 30 giorni oppure ci tuteleremo in Tribunale».
Lo strumento scelto è quello di una diffida, più precisamente «un atto di diffida e significazione», inviata nel pomeriggio di mercoledì all’Anas attraverso l’avvocato Arturo Cancrini dello Studio legale Cancrini & Partners.
Nel documento, spedito a tutela degli interessi del sistema imprenditoriale del territorio sul raccordo autostradale della Valtrompia, si invita il commissario straordinario all’opera (nominato nel maggio di due anni fa), l’ingegner Eutimio Mucilli, «ad attuare entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento dell’atto, dandone successiva evidenza alle Associazioni, un meccanismo di accelerazione dei lavori che porti ad ultimare il raccordo autostradale tra l’autostrada A4 e la Valle Trompia entro le tempistiche fissate in convenzione, nel giugno 2025».
Perdita di competitività
Le tredici associazioni bresciane sottolineano la condivisione dalla quale è scaturito il documento: «L’atto inviato conferma, una volta di più, l’unanimità di intenti sul tema in questione che caratterizza nella nostra provincia il mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, dell’edilizia, dell’industria, dei servizi, del turismo e dei trasporti.
Anas dovrebbe rappresentare un facilitatore nella realizzazione del tanto atteso raccordo autostradale della Valtrompia; tuttavia, nonostante la pubblicazione da parte di Anas stessa del bando della gara d’appalto per la realizzazione del raccordo risalga al novembre 2007, e l’aggiudicazione definitiva all’impresa Salc al settembre 2016, ad oggi è stato realizzato solo il 6% circa dei lavori previsti.
La situazione rappresenta un deficit infrastrutturale non più tollerabile, in quanto, tra le altre cose, la Valle ha perso attrattività, sia per quanto riguarda la popolazione sia per gli insediamenti produttivi, con l’effettivo rischio di impoverimento economico, sociale e di competenze professionali». Da qui è derivata «una generale perdita di competitività di tutto il territorio triumplino, da sempre punto di forza dell’intero Made in Brescia».
Ecco perché le associazioni «si aspettano l’attuazione del meccanismo richiesto; nel caso ciò non avvenga ci vedremo costretti a tutelare gli interessi delle imprese che rappresentiamo, penalizzate dall’ormai insostenibile ritardo nella ultimazione dell’opera in oggetto, nelle opportune sedi giudiziarie».
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