Ausiliarie delle scuole dell’infanzia in protesta: «Siamo sottopagate»
Non solo meno soldi, ma anche meno tutele. Sono ormai 23 anni che le ausiliarie delle scuole dell’infanzia (asili nido e materne) hanno contratti appaltati dal Comune a cooperative esterne. Per denunciare anche quest’anno il trattamento ricevuto, un gruppo di lavoratrici si è riunito sulla scalinata in piazza Repubblica in città, con i sindacati Cisl e Cgil.
«Facciamo lo stesso lavoro e percepiamo meno soldi. Siamo inquadrate come addette alle pulizie, ma le nostre mansioni sono anche di responsabilità visto che diamo da mangiare ai bambini, li puliamo, controlliamo la classe in assenza delle maestre – ha detto Michela Citraro, rappresentante sindacale Cgil –. Siamo sottopagate, non abbiamo tutele e per due mesi estivi veniamo congelate senza poter percepire naspi né disoccupazione».
Condizioni
Una condizione che i sindacati hanno messo sul tavolo del Comune: «Ci hanno detto di stare tranquilli che tutto si risolve – ha spiegato Paolo Tempini, segretario generale Cisl – ma noi vogliamo fatti, non parole. Ci hanno detto che la sindaca Castelletti è disposta ad incontrare una nostra delegazione, ma vogliamo risposte chiare questa volta».
Il nuovo bando per il contratto del prossimo anno (è il Comune che decide quale contratto deve riservare ai lavoratori la cooperativa vincitrice) ha delle falle: «La clausola sociale è scritta malissimo – ha spiegato Luca Di Natale, segretario generale Cgil Filcams –, meno soldi e le stesse mansioni. Chiediamo da anni la reinternalizzazione del servizio, dicono sempre che non è possibile: allora vogliamo la parità di trattamento come per gli altri dipendenti comunali».
Preoccupazioni
La Lega in Loggia ha voluto commentare la protesta. «Esprimiamo preoccupazione riguardo al nuovo bando per i servizi di ausiliariato nelle scuole dell'infanzia e nei nidi comunali di Brescia. Attualmente la situazione è incerta e non è chiaro come verranno gestite le nuove contrattualizzazioni. Vigileremo sulla situazione e richiederemo una commissione specifica con l’audizione degli assessori interessati, per affrontare il problema. Siamo vicini ai lavoratori e alle lavoratrici che svolgono un ruolo prezioso per i nostri bambini, sperando che il Comune di Brescia si attivi per ascoltare le esigenze del personale, non come al solito ignorandole o peggio illudendo di condizioni migliori le operatrici in causa, come purtroppo avviene da diversi anni», si legge in una nota.
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