Auser di Collebeato in festa per i 30 anni di impegno con gli anziani
La vita si allunga e nelle agende delle istituzioni questo è uno dei fattori centrali sui quali calibrare i servizi odierni e del futuro. A margine, si fa per dire, dei grandi investimenti e delle strutturate politiche di Welfare delle Amministrazioni operano quotidianamente realtà associative che stanno diventando sempre più essenziali.
Perché invecchiare significa anche sperimentare la solitudine e, con il rapido avanzare delle tecnologie, non è certo facile per chi è nato in tutt’altra epoca stare al passo con l’utilizzo dei mezzi digitali. Questo all’Auser di via Saletto lo sanno bene, tanto che ogni iniziativa proposta punta a sconfiggere l’isolamento e a fornire agli anziani gli strumenti necessari per vivere serenamente.
Nato 30 anni fa con il nome di Associazione Amici del parco (in quanto i suoi componenti eseguivano lavoretti di manutenzione al I maggio) grazie a un gruppo di pensionati che avevano del tempo da dedicare agli altri, oggi il sodalizio è presieduto da Mario Lussignoli e conta 200 tesserati.
Nei giorni scorsi, per celebrare il traguardo raggiunto, l’Auser collebeatese ha organizzato una festa molto partecipata dalla cittadinanza. Tornando all’epoca della sua istituzione, uno dei compiti che avevano i componenti del gruppo era di trasportare i ragazzi disabili nelle scuole in città. Per farlo venivano utilizzati mezzi propri.
Poi, nel 1994, con il cambiamento della normativa, venne creata una associazione a tutti gli effetti e, grazie alla spinta dell’Amministrazione comunale, allora guidata da Laura Roncaglio, riuscirono ad acquistare anche i primi mezzi. «Poco per volta l’associazione si è evoluta - spiega Lussignoli -, tenendo sempre come punto di riferimento l’Auser provinciale: gli alpini ci hanno donato una Panda e l’anno scorso un imprenditore del posto ci ha fatto dono del denaro necessario per l’acquisto di un nuovo mezzo».
Numeri
Sempre l’anno scorso, come emerso dal bilancio sociale della realtà collebeatese steso dal presidente dell’Auser provinciale, Piero Prevedoni, sono state svolte 2.000 ore di attività ricreative, alle quali si aggiungono 1.900 ore di trasporti protetti, che sono stati oltre 600.
Nel corso del tempo, insomma, la realtà di via Saletto è diventata un punto di riferimento per gli anziani del posto, che vengono coinvolti in diverse iniziative, incluse le vaccinazioni stagionali, e aiutati, per esempio, a prenotare visite mediche online.
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