Aumenta la tassa di soggiorno, Federalberghi: «Prendiamo atto, Brescia non è più sconosciuta»

La Redazione Web
Secondo il presidente Alessandro Fantini, però, restano dei punti irrisolti: «Serve un contributo finanziario alla copertura dei costi da parte delle amministrazioni, e attenzione all’abusivismo»
Una panoramica di Brescia con palazzo Loggia - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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A Brescia, dal prossimo primo luglio, aumenterà la tassa di soggiorno. Una decisione ufficializzata dalla Giunta lo scorso 27 marzo, della quale Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi Brescia, dichiara di «prendere atto. È stato un percorso di confronto con l’assessore Poli non solo sul merito dell’aumento, comunque in linea con la media delle città italiane capoluogo di provincia, ma soprattutto la finalità del suo utilizzo. In Italia, purtroppo, assistiamo a volte ad aumenti sconsiderati, con un utilizzo che nulla ha a che vedere con la soddisfazione dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive e che spesso serve per il riequilibrio delle casse comunali».

«Brescia - ha aggiunto il presidente Fantini - non è più una città sconosciuta, è attrattiva e con il volano della Capitale della Cultura può diventare meta di eventi, congressi internazionali e manifestazioni sportive di alto livello».

Uno dei punti irrisolti, a detta di Fantini, è quello legato al sostegno delle attività ricettive: «Mediamente ad un albergo di medie dimensioni costa circa 5000 euro raccogliere la tassa di soggiorno, a causa della spesa per i gestionali, per il personale che deve rendicontare la raccolta, per le commissioni sui pagamenti effettuati con le carte di credito». Fantini attende dunque «un concreto contributo finanziario alla copertura dei costi da parte delle amministrazioni, sia del Capoluogo che di tutti i comuni della provincia».

Chiosa finale dedicata al tema dell’abusivismo, «un danno per le strutture alberghiere ed extralberghiere che operano nella legge». Secondo Federalberghi «è necessario sottoscrivere un accordo con amministrazioni comunali, Polizia e Guardia di Finanza che possa contrastare questi fenomeni, come già accaduto in altre città italiane».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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