Atto ignobile a Cazzago: divelta la targa del dottor Gino Fasoli

Gabriele Minelli
Il medico era un simbolo di tutte le persone morte a causa del Covid
La targa divelta - © www.giornaledibrescia.it
La targa divelta - © www.giornaledibrescia.it
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Un (nuovo) atto di vandalismo colpisce al cuore Cazzago andando ad offendere la memoria di chi ha dato la vita per gli altri e di tutte le persone morte a causa del Coronavirus.

Nella notte tra domenica e ieri nella piazza del municipio è stata infatti divelta da ignoti la targa dedicata al dottor Gino Fasoli, medico in pensione che rientrò al lavoro durante l’emergenza Covid e morì nel marzo 2020 a 73 anni proprio dopo aver contratto il Coronavirus.

Un atto vile, che segue di pochi mesi il furto della targa d’ingresso della sede cazzaghese di Forza Italia intitolata a Roberta Orizio, giovane militante cazzaghese del partito e del Gruppo di Protezione civile locale, scomparsa il 28 settembre 2015 a soli ventotto anni.

«Condanniamo con fermezza - ha commentato il sindaco Fabrizio Scuri - questo bruttissimo gesto, che non ha alcuna logica. Il dottor Fasoli rientrò dalla pensione per curare i malati di Covid e morì proprio per questo. Qualche mese fa fu staccata la targa in ricordo di Roberta Orizio, ora quella dedicata al dottor Fasoli; probabilmente chi commette questi atti non si rende nemmeno conto della gravità dei propri gesti.

Cercheremo di riparare al più presto la targa o, se sarà il caso, di realizzarne una nuova. Chiediamo inoltre ad eventuali testimoni di rivolgersi alla Polizia locale».

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