Asili, a Brescia boom di iscrizioni a sud, calano centro e nord

Wilda Nervi
In città porte aperte per quasi 4mila bimbi, ma diminuisce il numero delle sezioni
A Brescia negli asili c'è una bassa presenza di bambini stranieri © www.giornaledibrescia.it
A Brescia negli asili c'è una bassa presenza di bambini stranieri © www.giornaledibrescia.it
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In città, 3.949 bambini sono tornati nelle scuole dell’infanzia: 1.503 in quelle comunali, 1.632 nelle convenzionate e 814 alle statali.

«Risulta in calo il numero delle sezioni (da 183 a 166), a testimonianza del fatto che alcune di queste, negli ultimi anni, sono state autorizzate con un numero di bambini piuttosto basso, non sostenibile nel tempo», ha osservato l’assessora alle Politiche educative e alle Politiche giovanili Anna Frattini.

La distribuzione è diversa da zona a zona: calano gli iscritti soprattutto nel centro storico e a nord, mentre crescono nella zona sud della città, area che registra residenzialità di coppie giovani.

Bambini stranieri

Nelle classi della materna a «mancare» sono soprattutto gli stranieri: «Spesso vengono iscritti al secondo o al terzo anno, in previsione della primaria - ha spiegato la dirigente Anna Maria Finazzi -. Stiamo lavorando per sensibilizzare le comunità straniere sull’importanza della frequenza per sviluppare le competenze emotive, motorie e sociali dei bambini».

La media di bambini stranieri iscritti nel capoluogo si attesta al 35%, con significative differenze tra le diverse zone della città.

Novità

La vera novità di quest’anno in provincia di Brescia è la sperimentazione di Comune e Università per la scienza e l’arte. Nel solco dell’acquisizione di nuove conoscenze partirà in via sperimentale il progetto «Stem in genere», ideato nel 2022 dall’Università di Brescia nell’ambito del Gender Equality Plan.

Di che cosa si tratta? Le scuole incluse nella sperimentazione (vale a dire il nido Abbraccio, le scuole dell’infanzia Abba e Pasquali e il Tempo per le famiglie Coccinella) ospiteranno attività mirate alla familiarizzazione con le discipline Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica). Il progetto intende inoltre educare al superamento degli stereotipi di genere e delle discriminazioni, come sottolinea l’assessora all’Istruzione e alle Politiche giovanili Anna Frattini.

La sperimentazione comprende anche proposte formative, incontri e attività laboratoriali per le famiglie.

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